sabato 2 marzo 2024

LA SINISTRA NON APPLICA LA LEGGE PER TUTTI, QUINDI E' PALESEMENTE RAZZISTA





 BREAKING NEWS, IDA MAGLI, INVASIONE

PICCHIA LA MOGLIE, ISLAMICO ASSOLTO: SHARIA NEI TRIBUNALI ITALIANI

MARZO 2, 2024






L’episodio verificatosi a Brescia racchiude in sé, come in una sintesi essenziale, tutti gli elementi della incompatibilità della cultura italiana con quella musulmana.

I nostri politici, nella loro ottusa ignoranza e superbia, si sono ostinati ad affermare che gli immigrati si «integrano»; che basta essere nati sul territorio italiano per essere «cittadini italiani». Non è così, ovviamente.

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Prima di tutto un fatto: l’islamismo è una religione. Come tutte le religioni è assoluta.

Inoltre l’islamismo si fonda sull’Antico Testamento dal quale dipendono, fra tante altre cose, la legge del taglione, ossia la condanna a morte e tutte le varianti di condanne sul corpo, come pure la minorità delle donne e la loro dipendenza dal marito. Bisogna combattere, dunque, adesso, chiamando tutte le donne ad usare il potere di cui godono in Occidente, per chiarire le questioni di principio: l’uguaglianza dei diritti di ogni cittadino, incluse le donne, è in contraddizione con l’islamismo e non si può sperare che non scoppi il conflitto se non con l’affermazione, priva di dubbi, che la legge dello Stato deve prevalere sempre.

Ma questo potrà essere solo fino a che non saranno abbastanza numerosi da imporci la Sharia. Se già oggi la impongono attraverso magistrati italiani ideologicamente compromessi, cosa faranno quando saranno loro i magistrati?
















Ce la impongono adesso la Sharia, figurarsi quando saranno più numerosi. Questo per far notare che arabo-islamici e ne(g)ri sono un problema a prescindere dalla loro numerosità. La percentuale ideale della loro presenza sul nostro territorio è zero.

Ma purtroppo ormai, temo che la situazione nel nostro caro continente è seriamente compromessa in modo irreversibile. Loro, i politici delle nazioni europee, stolti e corrotti, hanno il grosso delle responsabilità per aver favorito lo sviluppo di un vero e proprio tumore maligno rappresentato da queste popolazioni allogene insediatesi sul nostro territorio. Però la colpa la dò maggiormente ai comuni cittadini fin dal principio hanno tollerato e accettato passivamente lo sviluppo di questo tumore maligno. Siamo stati in pochissimi a lamentarci e a dire che non era giusto. Ed oggi i risultati sono questi.






















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