domenica 31 marzo 2024

ARRUOLARE GLI ISLAMICI TRAI I 18 E 30 ANNI NELL'ESERCITO PER MANDARLI ALLA GUERRA, E' LO SCOPO DELL'ITALIA. QUINDI CHI SBARCA IN ITALIA E CHI E' GIA' SBARCATO ANDRA' IN GUERRA.



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VOGLIONO ARRUOLARE I MIGRANTI ISLAMICI E ARMARLI: LA GUERRA IN CASA

MARZO 31, 2024






























L’arruolamento degli immigrati nell’esercito: una questione di cittadinanza e sovranità

Immaginate africani e islamici in divisa e armi nei vostri quartieri per ‘difendervi’. Questa è la prospettiva che si apre con la proposta di arruolare gli immigrati nell’esercito in cambio della cittadinanza italiana. Un’idea che, più che evocare il parallelo con i marocchini dell’esercito francese, richiama alla mente il ruolo dei barbari nell’esercito romano.

Il patriota pensa a come non concedere mai la cittadinanza, non a come anticiparla. L’esercito dei cittadini che difende la Patria è l’opposto dell’esercito degli stranieri che vogliono diventare cittadini e vengono armati da una cricca di traditori. La storia insegna che non finisce mai bene.

La rivolta islamica in Francia ha dimostrato che interi pezzi di territorio francese, interi sobborghi, sono ormai caduti in mano islamica. La rivolta si è fermata solo dopo che le mafie etniche hanno chiesto ai rivoltosi di smetterla perché pregiudicavano gli affari. Lo Stato francese non controlla più il territorio.

In Belgio, Francia e Inghilterra – a differenza che in Italia – la presenza di nuovi cittadini tra i militari e nelle istituzioni ha favorito l’attuazione degli attentati islamici.

Ora vogliono importarlo in Italia.

Questo fenomeno, di cui abbiamo parlato spesso, si crea, quindi, non solo ‘grazie’ agli sbarchi: anzi, è soprattutto l’effetto dell’immigrazione regolare. Non si spiegherebbe altrimenti la presenza di 1,5 milioni di immigrati disoccupati in Italia. Ma il premier Meloni ne vuole importare altri. Questo è un piano di sostituzione etnica ed occupazione militare del territorio.

Occupazione che sarebbe accelerata con l’arruolamento di migliaia di immigrati africani e islamici.

Nell’estate del 2017 la stampa britannica lanciò un allarme sulla tribalizzazione del territorio italiano. Da un articolo del The Times, leggiamo che “gruppi di migranti nigeriani che in un primo momento collaboravano con le mafie per lo sfruttamento della prostituzione e del traffico delle droghe, ora stanno organizzando bande paramilitari per controllare il territorio italiano”.

Arruolandoli, potrebbero pattugliare le strade ‘legalmente’.

In sostanza, la tribalizzazione consisterebbe nella conquista di zone più o meno vaste dell’Italia da parte di bande armate di immigrati. In questi territori lo Stato non sarebbe più sovrano e i cittadini italiani non sarebbero più al sicuro. Ora vogliono facilitare questa occupazione armandoli e dando loro la divisa italiana.

Questa è una questione che riguarda la sovranità nazionale e la sicurezza dei cittadini. Averlo solo pensato dovrebbe portare quegli alti papaveri in divisa davanti al plotone di esecuzione. Non è detto che non accada. Le cose si ribaltano quando me no te lo aspetti.
















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