giovedì 28 marzo 2024

CRISTIANI PERSEGUITATI DAGLI ISLAMICI PER MANO DEL PD E DELLA SINISTRA. SI CARI COGLIONI, SIETE VOI CHE AVETE TOLTO LA CROCE DALLE SCUOLE, MESSO LE TENDINE ALLE NOSTRE CROCI, TOLTO IL NATALE, ADESSO ANCHE LE SCUOLE CHIUSE PER IL RAONDOM, CARI PIDDINI E CARI SINISTRATI L'ITALIA APPARTIENE AL POPOLO E NON A VOI, QUINDI NON ROMPETE I COGLIONI, E VI AUGURO UNA PESSIMA PASQUA.



MINORI SBARCANO E SPRANGANO RAGAZZINO ITALIANO

MARZO 28, 2024








Ancora minori egiziani ospiti di un centro accoglienza. Meloni è troppo impegnata con l’Ucraina per occuparsi delle frontiere italiane. Per il suo ministrello dello sport l’emergenza è il ‘razzismo’: sì, contro gli italiani.

Il 27 marzo 2024, i Carabinieri della Compagnia di Messina Centro hanno eseguito un’ordinanza di misura cautelare emessa dal GIP del Tribunale dei Minorenni di Messina. Questa ordinanza riguardava il collocamento in comunità di tre minori di origine egiziana, indagati per presunti reati di rapina aggravata e lesioni personali.

L’ordinanza è stata emessa a seguito di un’indagine avviata dai Carabinieri della Stazione di Messina Arcivescovado, in risposta alla denuncia di un minore messinese. Il minore aveva riferito di essere stato aggredito in una via centrale di Messina da tre giovani armati di una spranga di ferro, che lo avevano derubato del cappellino e dello smartphone, causandogli anche lievi lesioni.

Le indagini, basate sulle dichiarazioni della vittima e sull’analisi dei filmati di sorveglianza del luogo dell’aggressione, hanno permesso ai Carabinieri di identificare i tre minori stranieri come presunti autori dei crimini. Durante le indagini, i Carabinieri hanno rintracciato i presunti autori della rapina e hanno recuperato lo smartphone della vittima in possesso di uno di loro.

Gli elementi investigativi raccolti dai Carabinieri, riportati in un’informativa inviata alla Procura presso il Tribunale per i Minorenni di Messina, sono stati ritenuti validi dal GIP, che ha quindi emesso l’ordinanza cautelare eseguita nei confronti degli indagati.










Spediti per direttissima a calci un culo con parenti a seguito verso i loro paesucoli.












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