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SOSTITUZIONE ETNICA: ITALIANI MUOIONO SOSTITUITI DA IMMIGRATI
MARZO 29, 2024
Non pretendevamo dal governo Meloni un risultato sulla natalità italiana, ovviamente, ci saremmo invece aspettati che fermasse l’immigrazione di ripopolamento. Che, tra l’altro, inibisce la natalità italiana perché consuma risorse del welfare e diminuisce la disponibilità di case, asili e altro.
Scrivono quei burocrati de-pensanti dell’Istat descrivendo la sostituzione etnica come se fosse un fatto positivo: “Le migrazioni con l’estero giocano un ruolo importante nel contesto demografico del Paese. Nel 2023, esse hanno contribuito a contrastare il calo della popolazione con un saldo migratorio che compensa, quasi del tutto, il saldo naturale negativo. Questo fenomeno ha contribuito a rallentare il processo di invecchiamento”.
## L’Ingresso di Nuovi Immigrati
L’ingresso di nuovi immigrati dall’estero non solo concorre alla crescita della popolazione direttamente ma, scrive sempre il burocrate de-pensante “ringiovanisce la struttura per età, rinvigorendo le fasce di popolazione attiva”. Questo ha un effetto anche sui loro livelli di fecondità e quindi aggravando la sostituzione etnica futura.
## Saldo Migratorio con l’Estero
Nel 2023, il saldo migratorio con l’estero complessivo è stato pari a +274mila unità. Questo guadagno di popolazione è stato ottenuto come effetto di due dinamiche opposte:
1. **Immigrazione Straniera**: Ampiamente positiva (360mila), controbilanciata da un numero di partenze esiguo (34mila).
2. **Flusso con l’Estero dei Cittadini Italiani**: Caratterizzato da un numero di espatri (108mila) che non viene rimpiazzato da altrettanti rimpatri (55mila).
Il risultato è un guadagno di popolazione di cittadinanza straniera (+326mila) e una perdita di cittadini italiani (-53mila).
## Dinamiche di Età
Queste dinamiche sono evidenti soprattutto nelle classi di età caratterizzate da una maggiore propensione alla migrazione. Il maggior deflusso netto di italiani si ha per i giovani adulti dai 25 ai 44 anni (-34mila) e per i bambini e i ragazzi fino a 24 anni (-14mila). I flussi netti di immigrazione straniera nelle stesse classi di età sono invece ampiamente positivi e trasformano le perdite in guadagni di popolazione giovane e attiva: il guadagno di bambini, giovani e adulti stranieri fino a 44 anni è di oltre 277mila unità e permette di ridurre la perdita di italiani nelle stesse fasce di età trasformandola in attivo (+230mila). Più contenuti sono i saldi migratori nelle fasce di età più mature. La perdita netta di italiani dai 45-64 anni (-5mila) è compensata dal guadagno di stranieri nella stessa fascia di età (+42mila).
L’unico, peraltro minimo, saldo migratorio positivo per gli italiani si ha tra gli ultrasessantacinquenni, fascia d’età in cui i rimpatri superano gli espatri (+88 residenti). Anche per gli stranieri il saldo migratorio in questa fascia di età è più esiguo (+7mila).
# Natalità in calo in Italia: Istat rileva un minimo storico nel 2023
## Calo della natalità
Al 1 gennaio 2024, la natalità in Italia si conferma in picchiata. Con appena 379mila bambini venuti al mondo, si registra l’ennesimo minimo storico di nascite, l’undicesimo di fila dal 2013. Questo è quanto emerge dagli indicatori demografici del 2023 rilasciati dall’Istat.
## Decessi in diminuzione
Parallelamente, si osserva anche un calo dei decessi, che arrivano a 661mila, l’8% in meno rispetto al 2022. Questo dato è più in linea con i livelli pre-pandemici rispetto a quelli che hanno caratterizzato il triennio 2020-22.
## Saldo naturale negativo
Di conseguenza, emerge un saldo naturale ancora fortemente negativo per 281mila unità. L’Istat calcola un rapporto di sei neonati e 11 decessi per ogni 1.000 abitanti.
## Popolazione residente
Attualmente, la popolazione residente in Italia è pari a 58 milioni 990mila unità, in calo di 7mila unità rispetto alla stessa data dell’anno precedente (-0,1 per mille abitanti).
## Riduzione della natalità
La riduzione della natalità riguarda indistintamente tutti i nati, sia i bambini di cittadinanza italiana che quelli di cittadinanza straniera. Nel 2023, i nati di cittadinanza straniera sono 50mila (il 13,3% del totale), cioè 3mila in meno rispetto al 2022.
Questa flessione è determinata sia da una importante contrazione della fecondità, sia dal calo della popolazione femminile nelle età convenzionalmente riproduttive (15-49 anni), scesa a 11,5 milioni al 1° gennaio 2024.
## Numero medio di figli per donna
Il numero medio di figli per donna scende da 1,24 nel 2022 a 1,20 nel 2023. Questo dato si avvicina molto al minimo storico di 1,19 figli registrato nel lontano 1995.
## Popolazione straniera in aumento
Al 1° gennaio 2024 la popolazione residente di cittadinanza straniera è di 5 milioni e 308mila unità, in aumento di 166mila individui (+3,2%) sull’anno precedente. Con un’incidenza sulla popolazione totale che tocca il 9%.
In realtà sono molti di più. Ad esempio per lo scorso anno ci sono da aggiungere circa 200mila che sono diventati ‘italiani’. Il numero reale di non italiani residenti in Italia raggiunge i 7 milioni di individui mentre gli italiani veri sono meno di 58,5 milioni. Quindi almeno il 12 per cento della popolazione.
Il numero cresce quando parliamo di giovani perché è in atto una immigrazione di ripopolamento attraverso i famigerati ricongiungimenti familiri.
## Distribuzione geografica dei residenti stranieri
Degli stranieri residenti in Italia, oltre 3 milioni di persone (il 58,6%) risiedono al Nord, per un’incidenza dell’11,3%. Il Centro, dove risiedono 1 milione 301mila individui (il 24,5% del totale), ha un’incidenza dell’11,1%. Più contenuta la presenza di residenti stranieri nel Mezzogiorno, 897mila unità (16,9%), che raggiunge un’incidenza appena del 4,5%.
## Popolazione di cittadinanza italiana
Intanto, la popolazione di cittadinanza italiana si attesta a 53 milioni 682mila unità, 174mila in meno rispetto al 1° gennaio 2023 per una variazione pari al -3,2 per mille.
Un governo serio guarderebbe questi numeri con orrore e correrebbe ai ripari. Primo abrogando i ricongiungimenti familiari e secondo limitando l’ingresso di immigrati a stagionali. Quella in atto è una immigrazione di ripopolamento.
Concordo con mister bigone.
I dati, comunque, sono di gran lunga peggiori di così. Quei 379 mila neonati, sono ‘drogati’ dalle nascite, numerose, sia di piccoli stranieri, sia di nuovi cittadini. E’ molto verosimile, ma difficilmente ve lo diranno a chiare lettere, che, tra le culle, la percentuale di africani e asiatici, la cremé dell’umanità, sia almeno del 25-30%.
A questi, vanno aggiunti un 10% di ‘europei’, generalmente dell’est, ma anche molti zingari, mentre i veri italiani, di quella cifra, sono, se siamo fortunati il 60%.
Capisco che a questi delinquenti delle sinistre non importi nulla dell’Italia e della civiltà italiana. Ma, pensano davvero di poter mandare avanti la baracca quando la canaglia sarà, non dico nemmeno maggioranza nel totale, ma maggioranza, o frazione molto vicina, tra i giovani, più attivi e produttivi?
Pensano che quei poveracci di italiani che tra 30-40 si troveranno in risicata maggioranza a fronte degli afroasiatici, con le culle ormai dominate da ‘loro’, potranno mantenere tutto come ora?
La Francia è uno specchio vicino, dove tutto sta crollando, e si regge su una maggioranza di francesi sempre più stretta, mentre, come ho dimostrato in altri post, già ora, probabilmente, tra le culle francesi (che non a caso è il paese più prolifico d’Europa), la maggioranza sia di afroasiatici.
Io, dico che non si può andare avanti così. Ma per i delinquenti patentati, va tutto benissimo, non potrebbe andare meglio, finalmente i bianchi si stanno estinguendo, e, le loro patrie, sono ormai irreversibilmente inquinate.