I PARTITI DELL'ISLAM ( PD E SINISTRA ), SONO RIUSCITI A INTEGRARE BENE GLI ISLAMICI
RAMADAN, BAMBINI ISLAMICI: “ODIO BAMBINI ITALIANI”
MARZO 25, 2024
A proposito di chi dice che dobbiamo importare piccoli immigrati per sostituire gli italiani che non sono nati ‘grazie’ alle leggi sull’aborto volute da chi oggi vuole immigrati.
Il ritardo scolastico è un grande ostacolo per gli alunni con cittadinanza non italiana nel sistema educativo italiano, tanto più che gli alunni con cittadinanza non italiana continuano a rimanere quelli a più alto rischio di abbandono. E la loro presenza nelle scuole danneggia anche i bambini italiani.
Insomma, importiamo una massa di futuri mantenuti e sottoproletari. Stiamo realizzando in Italia le banlieu francesi. Che francesi non sono più. Adulti che saranno disoccupati e che peseranno sullo stato sociale italiano.
Anche per questo, oltre che per le baby gang, dobbiamo abrogare i ricongiungimenti familiari.
E sono un pericolo. Cosa pensano, infatti, i figli degli immigrati dell’Italia e degli italiani? Ce lo spiega la storia di una bambina nigeriana di 10 anni.
Tutto inizia nel 2012. La nigeriana, 10 anni all’epoca dei fatti ma particolarmente precoce e decisa, viene iscritta a scuola e, tramite amici, incontra un gruppo di ragazzi più grandi di lei e appartenenti alla comunità islamica. La minore inizia a frequentarli.
Non si fa problemi ad esprimere davanti alla famiglia odio nei confronti dei ‘bianchi’, dei cristiani e cerca, contemporaneamente, di convincere la sorella più grande a ‘seguire la sua strada’. I genitori, preoccupati per quelle frequentazioni sospette e, soprattutto, terrorizzati dalla probabilità che la bambina si lasciasse convincere a ‘partire’, avvertendo qualche segnale in tal senso, si rivolgono prima ad un prete, poi agli assistenti sociali e, infine, all’avvocato.
Il disprezzo per il mondo che la circonda, però, aumenta e la famiglia, nel tentativo di allontanarla dalla comunità islamica, si trasferisce a Parma.
In pochissimo tempo la minore riallaccia i contatti col gruppo attraverso gli islamici locali e inizia la ribellione vera, con un atteggiamento di rivolta verso l’istituto scolastico e verso il mondo occidentale, tanto da iniziare a compiere furti in segno di ‘odio’.
Al culmine di una lite, il padre la chiude in casa e la minore lo denuncia per maltrattamenti. Da qui l’avvio del procedimento. «Aveva idee forti e pericolose nei confronti degli italiani – spiega l’avvocato Patera – ce l’aveva col nostro paese».
Sono i compagni di scuola dei vostri figli. Se gli immigrati sono un problema, le seconde generazioni, come insegna la Francia, lo sono al quadrato.
Pensate a Said, che ha sgozzato Stefano Leo. Certo, questi sono casi eclatanti, e non tutti i figli degli immigrati sono pronti a sgozzare i figli degli italiani: ma è l’espressione estrema di un odio profondo e generalizzato.
E questi scellerati ne vogliono fare arrivare altri. Che poi, ovviamente, ne farebbero arrivare altri ancora coi famigerati ricongiungimenti familiari, tra mogli, spesso multiple, e figli, milioni:
Un’invasione che deve essere fermata:
La frase «Aveva idee forti e pericolose nei confronti degli italiani ce l’aveva col nostro paese», dice di una persona che nutre sentimenti di odio verso l’Italia e il suo popolo. Questo è motivo di preoccupazione, poiché tali sentimenti devono essere moltiplicati per una presenza di milioni di individui.
È importante sottolineare che ogni individuo ha diritto alle proprie opinioni e credenze. A casa propria.
Inoltre, è fondamentale generalizzare perché queste idee appartengono a molti immigrati non europei che vivono tra noi.
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