IL PD E' PER LA STRADA DEL VAFFANCULO COME LE PRIME NOTE DI BELLA CIAO.
PD VUOLE BELLA CIAO INVECE DELL’INNO DI MAMELI: RISSA IN PIAZZA
APRILE 25, 2021
Il celebre canto partigiano ‘Bella Ciao’ provoca una serie di polemiche e un duro scontro verbale tra il sindaco di Mezzago, cittadina in provincia di Monza e Brianza, Massimiliano Rivabene (eletto in una lista civica sostenuta anche dalla Lega) e un gruppo di cittadini, tra i quali tre ex primi cittadini di centrosinistra, in occasione della Cerimonia di commemorazione del 25 aprile.
Al termine della cerimonia – alla quale stavano partecipando alcune decine di residenti a Mezzago, tra i quali il parroco don Marco e il presidente dell’Anpi locale, tal Monia Colaci -, visto che la banda ‘senza fià’ (composta da ragazzini delle scuole medie) aveva intonato l’inno di Mameli, un gruppo di una ventina di attivisti, praticamente tutti esponenti della lista di opposizione ‘Mezzago Democratica’, tra i quali tre ex sindaci del comune brianzolo (Antonio Colombo, Franco Asnaghi e Giorgio Monti), ha fatto partire ‘Bella Ciao’.
Gesto divisivo e visto come una “provocazione” dal sindaco Rivabene che i è messo a sua volta a cantare ‘Bella Ciao’, stonando e storpiando le parole. “Un gesto di disturbo volontario e provocatorio”, secondo l’ex sindaco di Mezzago Giorgio Monti, semplicemente la prova di “doti canore non all’altezza”, a parere invece dell’attuale primo cittadino Rivabene. Fatto sta che immediatamente, secondo i presenti, il sindaco avrebbe dato il ‘la’ alla banda per l’esecuzione dell’Inno d’Italia, coprendo di fatto il canto partigiano. Subito dopo, mentre il sindaco si allontanava, sono volate parole grosse tra le opposte fazioni con qualche momento di tensione.
E’ simbolico: non hanno mai voluto liberare l’Italia, volevano darla in pasto ai sovietici. Una parte sono riusciti a darla in pasto ai titini. Anche solo per questo dovrebbero essere messi fuorilegge.
Ma andatevene a Mosca. Anzi no, non vi vogliono più nemmeno lì.
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