ROMA SENZA TURISTI, L’ULTIMA PENSATA DI RAGGI: AUMENTARE I TAXI
Raggi e i grillini hanno cervelli che sono fuggiti alla nascita. L’ultima pensata:
Gli urtisti, i venditori ambulanti di souvenir, potranno riconvertire in licenze taxi i titoli abilitanti all’attività di vendita, in caso di revoca dovuta alla soppressione dei posteggi incompatibili con il decoro e non ricollocabili. Lo prevede una delibera approvata dalla giunta capitolina. “Per gli urtisti abbiamo previsto l’opportunità di riconvertire i titoli revocati in licenze taxi, prevedendo una specifica riserva nell’ambito delle procedure concorsuali per il rilascio delle abilitazioni messe a bando dal Dipartimento Mobilità. In questo modo manteniamo i posti di lavoro restituendo decoro alla città”, dichiara la Sindaca di Roma Virginia Raggi.
I posteggi interessati riguardano gli ambiti 1 e 2 individuati dal Tavolo del Decoro, nello specifico: Piazza Trevi, Piazza di Spagna, Mignanelli, Trinità dei Monti, Tridente A, Tridente B – Pantheon/Rotonda, Piazza Navona. Il Dipartimento Sviluppo Economico e Attività Produttive e il Dipartimento Mobilità e Trasporti, valuteranno quindi il rilascio della concessione delle licenze taxi già disponibili, quale meccanismo di compensazione previsto anche dal Testo Unico del Commercio regionale.“Iniziamo a dare seguito alle misure previste dal Testo Unico del Commercio che, come da intendimenti della sindaca, può ora prevedere licenze taxi da assegnare come titolo alternativo, tutelando i livelli occupazionali delle categorie coinvolte”, afferma l’Assessore allo Sviluppo economico, Turismo e Lavoro Carlo Cafarotti. “È un’opzione in attuazione di una specifica normativa regionale, che ci permette di garantire il decoro e la tutela del centro storico, e allo stesso tempo di salvaguardare posti di lavoro con la possibilità di riconvertire i titoli revocati in licenze taxi”, dichiara l’assessore alla Città in Movimento, Pietro Calabrese.
Andate a chiedere quanto bisogno di taxi c’è a Roma dopo il coronavirus e quanto ce ne sarà da qui al 2022 e probabilmente oltre. Senza turisti stranieri, che se anche tutto dovesse andare nel migliore dei modi non torneranno a pieno regime fino al 2022, è una mossa demenziale. Come tutte le iniziative di questi scappati di casa.
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