AFRICANA AMMETTE: “TROPPI IMMIGRATI VENGONO A FARSI MANTENERE IN ITALIA”
AFRICANA AMMETTE: “TROPPI IMMIGRATI VENGONO A FARSI MANTENERE IN ITALIA” – VIDEO
Dicono che essere contro l’immigrazione di massa sia ‘razzismo’. Qualunque cosa significhi essere razzista. Per noi, ad esempio, lo è chi odia qualcuno a prescindere, in base alla razza di appartenenza. E lo riteniamo comunque un sentimento legittimo. Tanto l’odio non lo puoi reprimere con la legge.
Ma nel nostro caso non è razzismo, è legittima difesa. Nessuno di noi odia un africano piuttosto che un giapponese. Semplicemente non vogliamo che l’Italia perda la propria identità e diventi una sorta di appendice dell’Africa o dell’Asia.
Ma che mondo è, quello in cui siamo tutti uguali, ovunque? Un incubo. Una teppaglia indistinta priva di differenze.
E veniamo a Christine Mariam Scandroglio, ragazza ivoriana. Anche a lei non piace l’immigrazione di massa in Italia.
“Per ogni persona che affoga in mare ce ne sono 4-5 che muoiono ancora prima di arrivare sulla costa libica, attirate dalla visione che hanno dell’Europa”.
Spiegava in questo video girato all’ingresso del Comune di Napoli.
Intercettata lì da Mario Maggio, consigliere di Fratelli d’Italia nella IV Municipalità e volto noto in città per le sue battaglie di prima linea – ed in diretta facebook – contro le degenerazioni riconducibili alla massiccia presenza di stranieri nei quartieri e per le vie del centro storico e della stazione centrale, Christine Mariam Scandroglio precisa che interviene in qualità di confederale UGL sulle politiche dell’immigrazione. Dice: “A Napoli c’è una invasione di emigranti africani. Fenomeno che nessuno meglio di noi africani conosce”.
“Bisogna distinguere: da una parte ci sono gli emigrati africani che arrivano in maniera regolare, attraverso le ambasciate, con visto turistico, per motivi di studio o attraverso la Chiesa ed i canali umanitari perché effettivamente perseguitati. Poi ci sono clandestini e richiedenti asilo.
Questi ultimi giungono qui ingolositi dall’opportunità di guadagnare la diaria di due euro al giorno nei centri di accoglienza che permette loro di mandare a casa 35-40 euro al mese.”
Più il vitto e l’alloggio, ovviamente.
“Per ottenere questa forma di assistenzialismo sono disposti anche a rischiare la vita. Mi indigna la narrazione sbagliata che qui si fa dell’Africa per creare le condizioni per lo sviluppo del business dell’accoglienza. Chi ad esso è contrario non è razzista. Anzi, mi fa specie la strumentalizzazione al contrario”. Fantastica.
La proposta: “Occorre cooperazione, non assistenzialismo. Non capisco perché non si parli con le Ambasciate, con i Consolati, con i Governi di quegli Stati e con l’Unione Africana al fine di realizzare spot espliciti, ad esempio, circa la situazione che queste persone troverebbero in Libia se affrontassero una traversata che è sempre sinonimo di strage”.
L’immigrazione deve essere ridotta al minimo, perché altrimenti è invasione. E oggi, non possiamo permetterci un immigrato in più, anzi, dobbiamo mandarne via centinaia di migliaia, venuti qui “ingolositi dalla diaria”. E non solo.
Il dramma è che a dircelo debba essere una ragazza africana.
grazie a molti magistrati pagliacci, non capisco come mai quelli onesti non si ribellano