sabato 1 febbraio 2020

PROFUGHI INSODDISFATTI: “VOGLIAMO TORNARE A CASA, IN ITALIA È TERRIBILE”









PROFUGHI INSODDISFATTI: “VOGLIAMO TORNARE A CASA, IN ITALIA È TERRIBILE” – VIDEO






Quando i media di distrazione di massa vi raccontano che in Libia i clandestini vengono torturati (ma viene loro consentito di tenere lo smartphone) e che fuggono da fame e disperazione, ricordate una delle tante proteste che i questi anni abbiamo documentato ogni giorno.
Come quella avvenuta in un paese dell’Irpinia:
Gli extracomunitari che vi risiedono sono costretti a cucinare nelle stanze perché, a loro dire, il cibo che ricevono è scadente; non percepiscono da mesi pocket money, non c’è rete telefonica e non possono frequentare corsi scolastici e andare a messa. Abbiamo visitato questo centro insieme all’assessore al turismo, politiche giovanili ed europee Marcello Rocco.
Siamo venuti a constatare le condizioni in cui si vive nei centri di accoglienza dopo l’aggressione di un extracomunitario ai danni del capo dei vigili di Serino. L’uomo, che era ospite di uno dei centri del paese, lamentava un pessimo trattamento e chiedeva di poter tornare nel suo paese d’origine.
L’accoglienza è un business, ma non veniteci a raccontare che chi in questi anni è andato in Libia pagando migliaia di euro è un profugo affamato.
E poi, guardateli in faccia, per loro essere mantenuti non è un privilegio, ma una sorta di diritto divino:


































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