sabato 29 febbraio 2020

GRECIA, I MILITARI INVIATI DAL GOVERNO PER REPRIMERE PROTESTE ANTI-CLANDESTINI: “COME I TEPPISTI, HANNO DISTRUTTO AUTO E INSULTATO LA POPOLAZIONE: MERCENARI”









GRECIA, I MILITARI INVIATI DAL GOVERNO PER REPRIMERE PROTESTE ANTI-CLANDESTINI: “COME I TEPPISTI, HANNO DISTRUTTO AUTO E INSULTATO LA POPOLAZIONE: MERCENARI”






Le forze speciali della polizia greca, le Unità per il ristabilimento dell’ordine (MAT), mandate sull’isola di Chio per sedare la rivolta della popolazione locale:



E’ di almeno 50 feriti, 40 agenti di polizia e 10 patrioti, il bilancio degli ultimi due giorni di scontri nelle isole greche di Chio, Samo e Lesbo, dove sono in corso violente proteste contro la decisione del governo di Atene di costruire centri di raccolta chiusi per i clandestini:


Si sono comportate come truppe di occupazione. Hanno danneggiato macchine, lanciato lacrimogeni contro i cittadini e li hanno insultati, scrive il quotidiano Politis Chios.



Κάποιος να φωνάξει την αστυνομία να μας σώσει από την αστυνομία του Μιζοτάκη😡.

- Λιμένας Μεστών, Χίος, Ελλάδα.

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Il governo greco ha inviato le unità MAT a Chios per reprimere le proteste dei residenti locali contro la costruzione dei centri di accoglienza per gli immigrati. Gli abitanti delle isole chiedono di essere liberati dalla presenza delle decine di migliaia di migranti illegali. Il governo ha invece dichiarato che costruirà dei centri di accoglienza su cinque isole per 20 mila persone, dove migranti e rifugiati aspetteranno la decisione del governo sul loro asilo.


Le forze speciali sono giunte sulle isole nella notte del 25 febbraio e immediatamente si sono verificati scontri a Lesbo e Chio. La polizia ha usato gas lacrimogeni e granate stordenti. A Chio il sindaco dell’isola, Stamatis Karmantzis, un prete e il presidente dell’Associazione dei sacerdoti di Chios sono stati colpiti dai gas lacrimogeni.

Dozzine di poliziotti e residenti locali sono rimasti feriti durante i disordini. Molti isolani hanno affermato di essere stati colpiti senza alcuna provocazione.

Kostas Mutsuris, il governatore delle isole del Nord Egeo, ha definito i poliziotti arrivati ​​”occupanti” e “mercenari di Erdogan” e ha offeso pesantemente il Primo Ministro Kyriakos Mitsotakis, che in seguito ha deciso di chiudere le comunicazioni con il governatore.

Dopo tre giorni di proteste di massa, le autorità sono state costrette a ritirare le forze speciali dalle isole.



​”Le unità MAT hanno lasciato Chios giovedì come dei teppisti. Erano state inviate martedì dal governo all’alba per attuare il piano per la costruzione dei centri di accoglienza. Poco prima di salire a bordo della nave dell’isola di Rodi, le forze MAT hanno fatto la loro ultima dichiarazione, accanendosi contro un gruppo di 15 persone che si erano radunate “lontano dal porto di Mesta e a una distanza di sicurezza. I commando, vestiti con abiti civili, hanno preso elmetti e manganelli e, lanciando dozzine di granate a gas nella folla, hanno scavalcato la recinzione e hanno distrutto tutte le macchine che si sono trovati davanti a loro”, riporta la testata.

“Sono arrivati ​​al punto di chiamare gli abitanti di Chios “mezzi-turchi”, e le isole del nord del Mar Egeo “isole turche”, e il loro capo non riusciva a riportare l’ordine”, sottolinea la testata.

Anche quando la rampa del traghetto è stata ritirata dopo aver caricato il MAT, la polizia ha continuato a usare lacrimogeni contro i residenti, scrive il giornale.

“Gli agenti di polizia MAT, prima di lasciare Chios, hanno picchiato, insultato e fatto gesti osceni. Si sono comportati come una folla di teppisti e delinquenti ordinari. Nutrono l’illegalità! E il governo Mitsotakis li copre”, ha scritto su Twitter il deputato dal partito SYRIZA Dimitris Papadimulis.
Il consiglio d’amministrazione della polizia greca ha detto che sta indagando su tutto ciò che è accaduto sulle isole.

“La leadership della polizia greca afferma che indagherà sul comportamento e sugli eventi che si sono verificati negli ultimi tre giorni nelle isole di Chios e Lesbo”, ha affermato in una dichiarazione a Sputnik.


Le forze speciali sono giunte sulle isole nella notte del 25 febbraio e immediatamente si sono verificati scontri a Lesbo e Chio. La polizia ha usato gas lacrimogeni e granate stordenti. A Chio il sindaco dell’isola, Stamatis Karmantzis, un prete e il presidente dell’Associazione dei sacerdoti di Chios sono stati colpiti dai gas lacrimogeni.
Dozzine di poliziotti e residenti locali sono rimasti feriti durante i disordini. Molti isolani hanno affermato di essere stati colpiti senza alcuna provocazione.
Kostas Mutsuris, il governatore delle isole del Nord Egeo, ha definito i poliziotti arrivati ​​”occupanti” e “mercenari di Erdogan” e ha offeso pesantemente il Primo Ministro Kyriakos Mitsotakis, che in seguito ha deciso di chiudere le comunicazioni con il governatore.
Dopo tre giorni di proteste di massa, le autorità sono state costrette a ritirare le forze speciali dalle isole.
​”Le unità MAT hanno lasciato Chios giovedì come dei teppisti. Erano state inviate martedì dal governo all’alba per attuare il piano per la costruzione dei centri di accoglienza. Poco prima di salire a bordo della nave dell’isola di Rodi, le forze MAT hanno fatto la loro ultima dichiarazione, accanendosi contro un gruppo di 15 persone che si erano radunate “lontano dal porto di Mesta e a una distanza di sicurezza. I commando, vestiti con abiti civili, hanno preso elmetti e manganelli e, lanciando dozzine di granate a gas nella folla, hanno scavalcato la recinzione e hanno distrutto tutte le macchine che si sono trovati davanti a loro”, riporta la testata.
“Sono arrivati ​​al punto di chiamare gli abitanti di Chios “mezzi-turchi”, e le isole del nord del Mar Egeo “isole turche”, e il loro capo non riusciva a riportare l’ordine”, sottolinea la testata.
Anche quando la rampa del traghetto è stata ritirata dopo aver caricato il MAT, la polizia ha continuato a usare lacrimogeni contro i residenti, scrive il giornale.
“Gli agenti di polizia MAT, prima di lasciare Chios, hanno picchiato, insultato e fatto gesti osceni. Si sono comportati come una folla di teppisti e delinquenti ordinari. Nutrono l’illegalità! E il governo Mitsotakis li copre”, ha scritto su Twitter il deputato dal partito SYRIZA Dimitris Papadimulis.
Il consiglio d’amministrazione della polizia greca ha detto che sta indagando su tutto ciò che è accaduto sulle isole.
“La leadership della polizia greca afferma che indagherà sul comportamento e sugli eventi che si sono verificati negli ultimi tre giorni nelle isole di Chios e Lesbo”, ha affermato in una dichiarazione a Sputnik.







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