venerdì 1 novembre 2019

NORDIO AFFONDA LA ‘COMMISSIONE SEGRE’: È INUTILE E PERICOLOSA







NORDIO AFFONDA LA ‘COMMISSIONE SEGRE’: È INUTILE E PERICOLOSA






[…] E ora la considerazione politica. L’utilità, o l’inutilità, delle commissioni parlamentari di inchiesta, è stata lamentata dagli intelletti più illustri, a cominciare da Benedetto Croce, ed è stata certifica dall’esperienza. Ma l’aspetto più controverso è che di questa Commissione non si comprendono né i mezzi né i fini. Se sia consultiva, o se debba convertirsi in organo investigativo. Se possa operare con i poteri dell’autorità giudiziaria, escutere testi e disporre acquisizioni documentali, e magari sollecitare incriminazioni. O se debba limitarsi a esprimere giudizi etici, storici o culturali, nel qual caso, per uno dei tanti paradossi della storia, rischierebbe di trasformarsi in una sorta di mostro censorio autorizzato a limitare, a propria discrezionalità, le manifestazioni del pensiero dissidente.
Perché la genericità della formulazione del suo indirizzo, la molteplicità dei riferimenti giuridici internazionali cui si riporta, e la stessa vastità dei suoi propositi e della sua ipotetica struttura ne rendono la funzione incerta, ai limiti dell’ambiguità. Quanto ai risultati, nessuna persona di buon senso può illudersi che un simile organismo possa servire ad attenuare le pulsioni maligne di chi offende le vittime dell’Olocausto.
Al contrario, la Commissione potrà (o intenderà) etichettare chi non si adeguerà alle sue aspirazioni velleitarie come insensibile qualunquista o addirittura nostalgico sansepolcrino. Con il risultato di sollevare le legittime reazioni di chi è contrario a questa iniziativa non per simpatie squadriste ma semplicemente in nome della tolleranza liberale.
E con il rischio di suscitare nuove polemiche sterili e di perdere di vista il problema vero: quello di arginare con strumenti idonei la marea di falsità, di idiozie e di contumelie che fanno della Rete una sentina di ciarlatanerie.
Concludo. L’odio, l’ignoranza e soprattutto la stupidità vanno combattuti con la cultura e la saggezza, e non con le leggi penali, tanto meno con le commissioni parlamentari.
In realtà, una democrazia non dovrebbe combattere l’odio. Perché una democrazia non giudica cosa è odio e si limita a permettere qualsiasi opinione. Poi, le azioni sono un’altra cosa e, se illegali, vanno punite.
Il pensiero, e anche la discriminazione, sono libertà personali non limitabili da una democrazia. Per dire: discriminare il proprio partner in base all’etnia o al sesso è discriminazione? O chiunque dovrebbe essere disponibile con chiunque.
Qui invece abbiamo una infima minoranza che vuole perseguire (perseguitare) la maggioranza in base ad un’idea profondamente anti-naturale. E’ diritto dell’individuo odiare e discriminare chi vuole.
Ma dobbiamo anche mettere in evidenza una cosa: la nascita di questa commissione in stile DDR è frutto della disperazione. Sentono di non avere più il monopolio dell’informazione. Sentono che la verità sta sfuggendo loro di mano. E hanno paura. Fanno bene ad averla.
Perché la verità rende liberi. E gli uomini liberi sono pericolosi.









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