giovedì 31 gennaio 2019

RAZZISMO DA PARTE DEI FINTI PROFUGHI NEI CONFRONTI DEGLI ITALIANI, QUESTA VOLTA E'ACCADUTO AL PRONTO SOCCORSO.

PROFUGO ESIGE DI ESSERE VISITATO PER PRIMO, DEVASTA PRONTO SOCCORSO





Storie di ordinaria immigrazione all’ospedale Paolo Colombo di Velletri. Un ha seminato il panico, esigeva di essere visitato per primo: perché loro non sono pesci.
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Il profugo, ospite di un centro d’accoglienza, si è presentato al pronto soccorso intorno all’1:30 insieme ad un ‘collega’.
Dicendo di avere forti dolori addominali, evidentemente si era strafogato a spese dei contribuenti.
Inutili i tentativi di spiegargli che c’erano altri pazienti prima di lui, magari di quelli che pagano anche le tasse, a differenza sua, e che doveva aspettare il suo turno.
Il profugo, offeso da questo indicibile gesto di razzismo, ha dato in escandescenze, pretendendo di ricevere immediatamente le cure.
Le urla hanno terrorizzato i pazienti ed il personale sanitario, giustamente, visto che dopo avere a lungo gridato frasi rabbiose e ingiuriose, l’immigrato si è avventato contro la vetrata del triage, prendendola a pugni e mandandola in frantumi.
In tanti, terrorizzati, hanno contattato le forze dell’ordine, che i breve si sono attivate.
L’uomo è stato identificato (si tratta di un 27enne proveniente dall’Africa centrale) e riaccompagnato nella struttura d’accoglienza presso la quale è ospite.
Dalla questura di Velletri fanno sapere che “molto probabilmente” nei confronti dell’africano verrà formalizzata una denuncia per i reati di minacce a pubblico ufficiale e danneggiamento di bene pubblico. Al momento, tuttavia, non è stato preso alcun provvedimento.
Beh, col decreto Salvini va a casa.



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