“AFFONDATE LA SEA WATCH”, HA SCARICATO IN ITALIA 35MILA CLANDESTINI
Giorgia Meloni, ospite ieri sera di Bruno Vespa, ha attaccato i Paesi Bassi: “Non c’è nessuna ragione al mondo per cui una nave battente bandiera olandese debba sbarcare i suoi passeggeri in Italia”.
L’unica ragione è se, come ventilato sempre ieri sera da Salvini, la nave verrà sequestrata. A quel punto sarebbe un segnala: il traffico è finito. Un segnale che val bene anche i 2 clandestini che dovrebbero rimanere in Italia.
Poi la Meloni ha detto: “Convocherei l’ambasciatore olandese per chiedere delle due l’una: o cara Olanda ti stai mettendo a fare traffico illegale di immigrati a casa mia, e quindi il tuo è un atto ostile e abbiamo un problema, o tu mi dici che quella nave non la riconosci, il che vuole dire che è una nave pirata e questo a casa mia significa sempre secondo le norme internazionali che tu devi arrestare l’equipaggio e secondo me la devi affondare…”.
Basta anche disarmarla. Certo il gesto scenografico dell’affondamento – preferibilmente vuota e in acque libiche – sarebbe da orgasmo sovranista, ma sappiamo accontentarci.
Sea-Watch è stata finora responsabile del traghettamento in Italia di oltre 35.000 clandestini.
Significa che la permanenza in Italia dei suoi traghettati è costata ai contribuenti oltre 1 miliardo di euro.
Senza contare i costi sociali. Le ragazzine uccise e le vite rovinate dalla droga spacciata dai loro migranti. Come può essere legale tutto questo?
Nessuna delle ong che ha traghettato clandestini è italiana. Sono tutte tedesche, tranne una catalana e una francese, la Open Arms: in pratica è un atto straniero ostile. Una guerra portata da potenze straniere con altri mezzi.
Nessun commento:
Posta un commento