giovedì 31 gennaio 2019

I BUONISTI NON RISPETTANO NEANCHE I MORTI UCCISI DAI LORO FINTI PROFUGHI.

PAMELA, FAMIGLIA CONTRO IL SINDACO PD: “NEMMENO UN MINUTO DI SILENZIO’’




«Un sindaco che ammette di aver sottovalutato il problema e poi non si dimette, credo non abbia ben chiara la portata di ciò che ha causato, perché dietro agli stupefacenti ci sono la morte e la sofferenza di tante persone».
Marco Valerio Verni, zio di Pamela Mastropietro e avvocato della famiglia, parla dopo la cancellazione di ogni evento pubblico per ricordarla da parte del sindaco Pd di Macerata:
Sarai ricordato come l’uomo del trolley Domani, 30 gennaio, sarà l’anniversario del brutale sacrificio etnico di Pamela Mastropietro, che venne stuprata, massacrata e smembrata da un grippo di profughi nigeriani, dei quali, al momento, solo 1 è stato identificato. Ma non ci sarà alcuna commemorazione. L’ha vietata il sindaco PD di Macerata:


Ed è, comprensibilmente, una furia: «Parlo da cittadino, dopo le dichiarazioni del sindaco. Carancini si sarebbe dovuto dimettere e lasciare ad altri il momento di riflessione e ricostruzione che ora auspica. Noi come famiglia non ci aspettavamo nulla, anzi ci sarebbe anche sembrato ipocrita dopo la sceneggiata fatta sull’intitolazione del parco a Pamela. Però un’iniziativa istituzionale, un minuto di silenzio, un gesto simbolico si sarebbe potuto organizzare. Ci hanno sempre accusati di politicizzare la vicenda, ma sono altri a farlo. Ci fa piacere invece che i cittadini abbiano organizzato diverse iniziative per Pamela, ci dà il senso di vicinanza che la comunità maceratese ci ha sempre manifestato».
Carancini non è più sindaco di Macerata dal 30 gennaio 2018, solo che ancora non lo sa.


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