giovedì 31 gennaio 2019

SEA WATCH, C’È INCHIESTA PER TRAFFICO CLANDESTINI: SOTTO TORCHIO TUTTO L’EQUIPAGGIO


Verso il sequestro, la battaglia sarà sulla competenza territoriale. L’Ong vuole portare la competenza in un tribunale più ‘democratico’, ritenendo ‘illegale’ l’obbligo di sbarco a Catania
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Il capitano di Sea Watch 3 è – come scrive il giornale locale LiveSicilia – sotto interrogatorio come persona informata sui fatti.
L’ipotesi di reato è di traffico illecito di migranti, durante la giornata è stato sentito tutto l’equipaggio.
Lo sbarco a Catania ha fatto entrare in campo la Procura guidata da Carmelo Zuccaro, in una città in cui il sistema giustizia si muove grazie a protocolli consolidati: ad ogni sbarco polizia e guardia di finanza eseguono accertamenti.
Come accaduto anche stavolta.
Con lo sbarco a Catania anche la competenza ordinaria si radica in campo alla Procura – su questo la Ong annuncia battaglia – e quindi, in base al protocollo consolidato degli uffici guidati da Carmelo Zuccaro, è certo che, dopo gli accertamenti di oggi di Finanza e Polizia, sarà aperto un fascicolo per traffico illecito di migranti.
I componenti dell’equipaggio della Sea Watch sono stati sentiti come persone informate sui fatti dagli uomini della Squadra Mobile di Catania guidata da Antonio Salvago e dagli uomini della Guardia di Finanza, coordinati dal generale Antonio Quintavalle Cecere.
Lo scopo è quello di ricostruire le modalità del soccorso che ha salvato la vita ai 47 migranti al largo della Libia e verificare se è vero che l’imbarcazione poteva dirigersi in porti alternativi come quello di Tripoli.
Voi che ne dite:

Del resto, guardate come pubblicizzano le traversate:

Foto di gruppo in stile villaggio vacanze, con tanto di animatori, per salutare gli ospiti giunti alla fine della crociera.
Ora il tour operator è pronto per dare il benvenuto ai nuovi clienti.





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