SEAWATCH, NEL GIORNO DI PAMELA FANNO SBARCARE I NIGERIANI
Oggi è l’anniversario del ritrovamento dei poveri resti di Pamela. Massacrata e fatta a pezzi da profughi africani. Esattamente un anno dopo, quasi a spregio, il governo italiano firma la resa con le ong e, dopo giorni di parole roboanti, fa sbarcare i clandestini della Sea Watch a Catania. Dimostriamo di non avere capito un cazzo.
La Sea Watch ha avuto ordini di dirigersi verso il porto di Catania. La scelta è determinata dalla presenza di centri ministeriali per l’accoglienza di minori dice il Viminale. Questi minori: I maggiorenni saranno immediatamente trasferiti all’hotspot di Messina per il trasferimento in altri Paesi europei. Ma è probabile che la scelta di Catania non
E conta poco che quasi tutti (ancora non è chiaro) i clandestini verranno dirottati verso altri Paesi. O conta relativamente.
I simboli non sono importanti, sono l’unica cosa che conta. E oggi, il messaggio simbolico dell’Italia ai trafficanti è: venite, i porti sono aperti. Non dubitiamo che di questo si debba, ancora una volta, ringraziare l’uomo di Sant’Egidio nel governo: Conte, il calabraghe.
Non dovevate farlo. E non dovevate farlo – ma sarà casuale o c’è un’anima nera nel governo? – in un giorno come questo.
Salvini ha un credito talmente alto, per avere di fatto azzerato gli sbarchi, che non sarà questo a farci cambiare idea. Ma chi crede in lui non si merita cedimenti come questo.
Pamela, non si merita cedimenti come questo.
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