PD E SINISTRA INSEGNANO AI BAMBINI CHE GLI ITALIANI ERANO AFRICANI
INSEGNANO AI BAMBINI CHE GLI ITALIANI ERANO AFRICANI
FEBBRAIO 22, 2024
# La Rappresentazione Storica dei Romani: Un Dibattito Sulla Precisione e l’Impatto Psicologico
L’idea è insegnare ai bambini che la società attuale piena di invasori è ‘normale’ perché è “sempre stata così”. E’ un bieco tentativo di manipolazione in stile orwelliano: chi controlla il passato controlla il presente, chi controlla il presente controlla il futuro.
Un demenziale libro per bambini ha suscitato un dibattito riguardo alla rappresentazione dei Romani. Il libro, disponibile in vari punti vendita, tra cui la Feltrinelli, ritrae i Romani come negri. Questa rappresentazione, ovviamente falsa, ha sollevato questioni riguardanti l’accuratezza storica e l’impatto psicologico su chi legge, in particolare i bambini.
Daniele Scalea, presidente del Centro Machiavelli, ha espresso la sua preoccupazione riguardo a questa rappresentazione. Secondo Scalea, tale rappresentazione non solo manca di accuratezza storica, ma potrebbe anche condizionare psicologicamente i lettori a percepire erroneamente i Romani come neri.
Secondo Scalea – e condividiamo – queste rappresentazioni sono parte di un tentativo più ampio di dipingere l’era imperiale come “multiculturale” e, aggiungiamo, multirazziale. Sebbene l’Impero Romano fosse effettivamente multi-etnico, a causa della sua vasta estensione geografica, non era multirazziale, e il multiculturalismo era diviso tra le province, non nello stesso luogo. L’Italia dell’epoca era italica, non un mix di nordafricani, europei o medio orientali.
Di più: i nordafricani di allora era assimilabili agli europei di oggi, tanto che Roma definiva il Nordafrica “Africa Bianca” per distinguerla dall’Africa Nera abitata da popolazioni selvagge e di colore per la quel non nutriva alcun interesse.
Scalea suggerisce che queste rappresentazioni sono parte di un tentativo di adattare la storia passata alla realtà presente, caratterizzata da nazioni europee sempre più ibride e lontane dalle proprie identità. Questo dibattito solleva importanti questioni sulla rappresentazione storica e sull’importanza di mantenere l’accuratezza storica nelle narrazioni destinate ai bambini.
Certo che i Romani non nutrivano alcun interesse per i ne(g)ri, sapevano che non è possibile civilizzarli. A differenza del Fascismo – ispirato alla romanità – che invece voleva espandersi in Africa per “civilizzarla”. Comunque, in qualche modo devono giustificare la negrizzazione dell’Italia e dell’Europa.