martedì 27 febbraio 2024

LA SINISTRA VA AL POTERE SENZA VOTI, O TRUFFANDO I VOTI, O PERDENDO LE ELEZIONI GRAZIE AL VOTO DISGIUNTO. NON BASTA VINCERE, MA GOVERNARE, E PARE CHE I 5 STELLE DI GOVERNARE HANNO DIMOSTRATO LA LORO EFFICACIA.




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SARDEGNA, GOVERNERÀ CHI HA PERSO LE ELEZIONI GRAZIE AL VOTO DISGIUNTO

FEBBRAIO 27, 2024































Politicamente l’accozzaglia Pd-M5s ha perso le elezioni in Sardegna. Questo è evidente dai dati. Se metti insieme tutto e il contrario di tutto devi stravincere, non superare il tuo avversario di pochi decimali e nemmeno tremila voti.

Il dato politico sono i voti di lista: 49 a 42. Paradossi del voto disgiunto, che è il metodo migliore per fare brogli, tra l’altro.

Perde politicamente perché, quei voti, traslati a livello nazionale, ampliano la forchetta tra le forze di governo e quelle di opposizione alle scorse politiche.

Le elezioni locali non dovrebbero avere, comunque, implicazioni nazionali. In questo caso, ad esempio, ha votato appena la metà degli aventi diritto.

Il dato sorprendente, in questo caso, è che la destra sia competitiva anche con affluenze così basse. Cosa che fino a qualche anno fa era impossibile. E che abbiamo ormai visto in tutte le ultime elezioni locali. Addirittura alle suppletive.

La vittoria politica e questa mutazione genetica dell’elettorato è il dato più interessante. Non certo la vittoria elettorale casuale – quando scatta uno o l’altro candidato per poche migliaia di voti è puro caso – di un candidato.

Questo ci porta ad un’analisi più profonda della democrazia moderna che abbiamo mutuato dalla più grande non democrazia del mondo: gli Usa. Non è democrazia quando una minoranza decide per gli altri. E non lo è il sistema secondo il quale si governa anche con un voto in più: ci deve essere una sorta di limite sotto il quale questo non è consentito e si deve trattare.

Soprattutto, il voto disgiunto nulla ha a che vedere con la democrazia. Perché non solo governa chi vince anche solo per un voto, ma rischia di governare chi perde e anche di quasi dieci punti percentuali: come nel caso della coalizione della Todde in Sardegna.











Tutto truccato.




Purtroppo, la follia del sistema elettorale sardo, come di molti altri, a cominciare dalla stronzata del voto per ‘genere’, che di fatto rende i voti doppi, rispetto a chi non ne usufruisce, consentirà ad una minoranza politica del 42%, di papparsi anche il 60% dei seggi, con una maggioranza solidissima. Mentre, chi ha preso il 49%, dovrà accontentarsi del 40%.











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