SPERIAMO CHE VENGA FATTA UNA INDAGINE SUI VOTI IN PIU', E CHE CHIARISCA CHE SIA REGOLARE, PERCHE' SE NEL CASO IN CUI NON LO FOSSE, SAREBBE UNO SCANDALO OLTRE LA FIGURA DI MERDA CHE FARA' LA SINISTRA DOPO AVER PRESO PER IL CULO ANCHE I SARDI. A QUESTO PUNTO RIEMPIAMO LA SARDEGNA DI AFRICANI, TANTO C'E' LA SINISTRA CHE LI' AIUTA
TODDE DELIRA DAL SUO 20 PER CENTO: “IL VOTO SARDO RISPOSTA AI MANGANELLI”
FEBBRAIO 27, 2024
La grillina Todde: “Il voto sardo risposta ai manganelli”. Ha il quoziente intellettivo della Boldrini.
La sua elezione è politicamente irrilevante, oltre che casuale, perché dovuta al mero voto disgiunto: gli elettori più che lei non hanno voluto l’odiato sindaco di Cagliari. Essere eletti per duemila voto con metà elettori che si sono astenuti e con la maggioranza che ha votato l’altra coalizione non è una vittoria politica, è una mera vittoria elettorale possibile solo per la cervellotica legge elettorale sarda.
Se davvero fosse come lei dice, sarebbe accaduto il contrario: le liste dei partiti di governo avrebbero perso e il loro candidato vinto. Invece FdI, Lega e altri hanno preso 8 punti percentuali più della sua ammucchiata. Quindi le motivazioni della sua elezione sono tutt’altro che politiche.
Semmai c’è da segnalare l’astensione. La democrazia non può sopravvivere a questi livelli di affluenza e ci sarebbe da approvare una legge per le elezioni amministrative: se l’astensione supera una certa soglia, allora il sindaco o il governatore lo nomina il governo centrale che ha legittimità democratica vera. Non si può eleggere sindaci o governatori che hanno il mandato del 20 per cento scarso della popolazione.
Sui manganelli: agli elettori piace quando i teppisti di sinistra pro-Hamas vengono manganellati. Non piace ai media e agli influencer, ma i voti li porta più che il contrario.
Ci godo. La Sardegna deve diventare il campo profughi d’Europa. Fino ad entrargli in casa.