mercoledì 20 dicembre 2023

 BREAKING NEWS, INVASIONE, UE

“GRANDE SUCCESSO PER EUROPA E ITALIA”: UE PAGHERÀ L’ITALIA PER TENERSI I CLANDESTINI

DICEMBRE 20, 2023






Consiglio e Parlamento Ue hanno raggiunto un demenziale accordo sui cosiddetti “cinque pilastri principali del Patto sui migranti e l’asilo”.

Lo ha annunciato il commissario Ue Margaritis Schinas: “Tutti i pezzi stanno andando al loro posto. Abbiamo fatto una svolta sui cinque pilastri fondamentali del patto su migrazione e asilo”. Ora la ratifica dovrà essere fatta dai singoli Stati aderenti all’Ue. Quindi, in realtà, è stato fatto nulla.

I cosiddetti cinque pilastri riguarderebbero tutte le fasi della gestione dell’asilo e della migrazione, dallo screening dei clandestini al loro arrivo nell’Ue, al rilevamento dei dati biometrici, alle procedure per presentare e gestire le domande di asilo. Stabiliscono le norme sulla determinazione di quale Stato membro è responsabile della gestione di una domanda di asilo, cooperazione e solidarietà tra Stati membri e per come gestire le situazioni di crisi, compresi i casi di strumentalizzazione dei migranti. Viene riconosciuta la solidarietà obbligatoria per i Paesi riconosciuti sotto pressione migratoria, che si esprime con la ricollocazione dei migranti o il versamento di una quota.

In pratica, chi non si prendesse i clandestini che sbarcano in Italia, ci dovrebbe pagare come si fa con le puttane.

Già così è il nulla. Ma di certo Paesi come Olanda, Polonia e Ungheria non ratificheranno mai. Giustamente, perché i clandestini si respingono, non si ricollocano. E quindi è successo nulla.

Sono stati inseriti anche nuovi criteri in base ai quali uno Stato membro è responsabile dell’esame delle domande di protezione internazionale. È stata stabilita una più snella procedura di identificazione per chi non ha palesemente i requisiti per rimanere in Ue ma anche l’introduzione della raccolta delle impronte digitali e il riconoscimento facciale a partire dai 6 anni di età. In generale, le procedure di richiesta asilo non dovranno durare più di 6 mesi, “con limiti più brevi per le richieste manifestamente infondate o inammissibili e alle frontiere dell’Ue”. Il nuovo regolamento sostituisce le procedure nazionali e stabilisce una procedura comune in tutta l’Ue per la concessione e la revoca della protezione internazionale.

Ma, ripetiamo, oltre ad essere inutile per come è strutturato, è anche vuoto perché non sarà mai approvato.

Il ministro dell’Interno italiano, dopo l’annuncio, ha espresso la sua soddisfazione per questo nulla: “abbiamo riportato al centro dell’agenda europea il tema migratorio e grazie alla capacità di trovare il giusto equilibrio tra responsabilità e solidarietà siamo riusciti a portare avanti e concludere un negoziato che era fermo da anni”. Questo, ha proseguito il ministro, “è un grande successo per l’Europa e per l’Italia che ora potrà contare su nuove regole per gestire i flussi migratori e contrastare i trafficanti di esseri umani”. Il patto, come ha sottolineato Matteo Piantedosi, “il frutto di lunghe trattative in cui l’Italia ha sempre svolto un ruolo da protagonista per affermare una soluzione di equilibrio che non facesse più sentire soli i Paesi di frontiera dell’Ue”.

Se lo dice Piantedosi, potete crederci.








































Nessun commento:

Posta un commento