giovedì 28 dicembre 2023

A VENEZIA INVASORE ISLAMICO DELLA SINISTRA E DEL PD MASSACRA DI BOTTE ANZIANO ITALIANO PER UNA SIGARETTA.




 BREAKING NEWS, CRIMINI IMMIGRATI, VENEZIA

ANZIANO PICCHIATO A SANGUE PER SIGARETTA RIFIUTATA A SPACCIATORE AFRICANO

DICEMBRE 28, 2023

































Anziano picchiato a sangue da un giovane spacciatore perché gli rifiuta una sigaretta. È successo lunedì mattina all’interno del bar “Alla chiesa” di via Rio Cimetto, tra la Miranese e la Gazzera non lontano dalla chiesa di Santa Barbara.


L’aggressore è riuscito a scappare dopo aver picchiato un altro anziano che si trovava all’esterno del locale e che lo aveva rimproverato per quello che aveva appena fatto. Sull’episodio indagano i carabinieri del Nucleo operativo radiomobile. Il responsabile sarebbe uno spacciatore straniero.

Preso al collo e scaraventato violentemente contro un tavolo, finendo poi a terra battendo la testa, solo perché aveva rifiutato di dargli una sigaretta dopo che gli aveva già offerto da bere.

È bastato solo questo per scatenare la furia dello spacciatore nei confronti di un anziano, ferito al volto, all’interno del bar “Alla chiesa” di via Rio Cimetto, tra la Miranese e la Gazzera (a lato della chiesa di Santa Barbara), con l’aggressore riuscito a fuggire dopo aver picchiato e minacciato un altro anziano fuori dal locale.

«Gli ho detto di no – riprende la vittima – e a quel punto mi si è rivoltato contro, prima minacciandomi e poi dicendo di essere amico di un personaggio che frequenta questa zona (si tratterebbe di uno spacciatore, già noto alle forze dell’ordine, ndr.). Quindi mi ha preso per il collo e mi ha spinto contro il tavolo verso l’entrata del bar. Io ho una gamba che non mi regge bene… sono finito a terra».

Una brutta ferita tra l’occhio e la tempia, ma poteva andare peggio, tutto avvenuto di fronte ai tre cinesi dietro al bancone del bar i quali, all’unisono, diranno poi di “non aver visto niente”. Anche se si trovavano a poco più di un metro di distanza.

L’anziano, sanguinante, riesce a tirarsi su ed esce dal bar per sedersi all’esterno.

È qui che interviene in altro anziano cliente del locale che si piazza davanti allo spacciatore: «Gli ho detto se non si vergognava a prendersela con una persona di quella età – racconta -, ma quel giovane, per tutta risposta, mi ha minacciato di morte, mi ha tirato una sberla fortissima e poi è fuggito.
Appena mi sono ripreso dal colpo non ho perso altro tempo: ho chiamato i carabinieri e i soccorsi».

La parrocchia, negli orari in cui non c’è messa, è costretta a tener chiusa la cancellata laterale per evitare gli ingressi di chi vuole smaltire la sbornia.

«Vuole scrivere sul giornale? Perché scrivere sul giornale? – si fa largo il gestore cinese per liberare i tavolini esterni dai calici svuotati a metà mattina – Qui non è successo niente, non abbiamo visto niente. Qui tutto tranquillo»






Gestore cinese? Fallisci puzzola gialla.



Il bello della società multietnica.
Anche se glielo avesse fatto a pezzi davanti, si sarebbe lamentato per tutto il sangue.












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