domenica 1 dicembre 2019

SARDINE SMASCHERATE: SONO GLI ISLAMICI. 



SARDINE SMASCHERATE, ECCO CHI SONO: SEMPRE I SOLITI ‘COMUNISTI’

 








Magari fossero ‘comunisti’ come un tempo. Sono figli di papà radical chic. Quelli che negli anni ’70 sarebbero confluiti allegramente nelle Brigate Rosse. Non mancano, infatti, inni simili alla violenza
Francesca Totolo, sul Primato Nazionale, “scheda” le sardine. In un lungo articolo, corredato di screenshot e post intrisi d’odio, racconta chi sono gli esponenti del movimento anti-Salvini. Molti nomi li avete già letti su Vox, altri no.

“Si sono dichiarate come un movimento apartitico ‘di persone normali’. Ma basta fare una rapida ricerca nei curriculum dei loro attivisti e degli organizzatori per comprendere quanto la suddetta affermazione non sia verificata nei fatti”, scrive il Primato che parte, nella sua “schedatura”, dal portavoce del movimento, Mattia Santori. “Fa parte ‘fortuitamente’ del team di Energia, rivista trimestrale di divulgazione scientifica curata dalla società di ricerca Rie-Ricerche Industriali ed Energetiche, fondato dall’ex ministro Alberto Clò e dall’ex premier Romano Prodi. Sempre Santori su Facebook, segue le pagine di Stefano Bonaccini (governatore dell’Emilia-Romagna e candidato alle prossime elezioni regionali), di Nicola Zingaretti, di Paolo Gentiloni, del ‘Pd in quartiere’ e di altri esponenti locali del Partito Democratico”.
Poi si passa agli amministratori dei gruppi delle sardine, che “certamente non sono né estranei alla politica, né le giovani vergini immacolate che vorrebbero farci credere”. Samar Zaoui, “una delle organizzatrici delle sardine di Modena, è un membro di Udu (Unione degli universitari), associazione dichiaratamente di sinistra e legata alla Cgil. In un post su Facebook, la Zaoui voleva appendere a testa in giù Matteo Salvini, inneggiando ad un ‘giustiziere sociale’”. Bernard Dika, uno degli organizzatori delle sardine di Firenze, “è alfiere della Repubblica nominato da Mattarella, ex presidente del parlamento toscano degli studenti, giovane democratico renziano e iscritto all’Anpi”.
Quanto agli amministratori del gruppo “Arcipelago delle sardine”, Davide Carlucci “è il sindaco di Acquaviva delle Fonti e coordinatore della regione Puglia per ‘Italia in comune’, il partito dei sindaci di Federico Pizzarotti”; Michele Abbatticchio “è il sindaco di Bitonto ed è stato candidato alle elezioni europee del 2019 nelle fila di ‘Più Europa – Italia in comune’” ed Emanuele Quarta “è un segretario locale del Pd e sindacalista della Fiom di Bari”.
Filippo Rossi, amministratore del gruppo delle sardine di Roma, “è uno dei blogger del Fatto Quotidiano, il fondatore di Caffeina ed ex consigliere comunale di Viterbo”, mentre Stephen Ogongo, altro amministratore del gruppo delle sardine romane, “è il fondatore del partito politico ‘Cara Italia’, che sostiene la cittadinanza facile e il diritto di voto per gli immigrati”.
Quanto agli amministratori del gruppo delle sardine di Milano e della Lombardia, Fabio Cavallo “è un attivista della Rete nazionale antifascista” che a giugno scorso “ha aperto una raccolta fondi a favore della speronatrice Carola Rackete e della Ong Sea Watch, che ha raggiunto quasi 300mila euro”, mentre Emiliano Leone “è esponente di Volt, partito della cosiddetta generazione Erasmus che è stato finanziato da George Soros”.
Antifa-AntiCasapound, una delle pagine che fanno parte del gruppo delle sardine milanesi, infine, “inneggia apertamente e pubblicamente alla violenza, appendendo a testa in giù la tartaruga crociata, simbolo di CasaPound”. Giorgio Mattiuzzo, amministratore del gruppo delle sardine marchigiane, “è il responsabile per i diritti civili del Partito Democratico della regione Marche”, mentre Alberto Irone, “amministratore del gruppo delle sardine di Treviso, è funzionario della Cgil, ex maglietta rossa, già esponente della ‘Rete degli studenti medi’, nonché ‘seminatore d’amore’ quando nel 2018 suggeriva a Salvini che c’era ancora posto in piazzale Loreto”.
Costanza Spera, amministratrice del gruppo delle sardine di Perugia, “è stata candidata alle elezioni comunali del capoluogo umbro nella lista civica di Giuliano Giubilei (Pd)”, mentre Lucia Maddoli “è la vicepresidente del consiglio comunale di Perugia (lista civica di Giubilei)” e Andrea Ferroni “è il coordinatore nazionale Giovani Comunisti e capogruppo presso il comune di Torgiano”.
Francesco Cro, amministratore del gruppo “Sardine, l’Italia non si lega”, “è blogger dell’Huffington Post, autore di Democratica (la testata del Partito Democratico), segretario dell’associazione renziana ‘Il popolo del sì’, ufficio stampa del Pd, e candidato alle passate elezioni comunali di Viterbo, nella lista civica della candidata sindaco Luisa Ciambella (Partito Democratico)”.
Sofia Giunta, “amministratrice del gruppo delle sardine del Friuli-Venezia-Giulia, è consigliere del Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari, e capogruppo del movimento studentesco di sinistra Udu”, mentre Simone Borio (Cuneo) “è stato candidato alle elezioni comunali della città piemontese nelle fila di una lista civica appoggiata da Potere al Popolo” e Andrea Bruno, amministratore del gruppo “6.000 sardine”, ”è un informatico grillino emigrato in Russia ‘che avrebbe usato bot su Facebook per diffondere bufale’, come riporta David Puente di Open”.
Jacopo Buffolo, amministratore del gruppo delle sardine di Verona, “è un membro del movimento studentesco di sinistra Udu e un giovane partigiano dell’Anpi. Stefano Fusco, amministratore del gruppo “Napolinonsilega”, è stato candidato nelle fila del Pd alle elezioni comunali di Napoli ed è stato eletto consigliere presso il comune di Napoli – Municipalità Stella San Carlo all’Arena. Alessandra Pone, altra amministratrice del gruppo “Napolinonsilega”, è stata candidata alle rappresentanze sindacali unitarie del ministero del Lavoro con la Cgil”.
Infine Adam Atik, amministratore del gruppo delle sardine di Ferrara, “è stato candidato alle elezioni comunali della città emiliana nelle fila della lista civica di Roberta Fusari, ex assessore del Partito Democratico all’urbanistica”. Insomma, scrive Francesca Totolo sul Primato, “difficilmente il movimento di può definire spontaneo, apartitico e apolitico. Le capofila dei pescetti sono esponenti politici e amministratori locali, in maggioranza del Partito Democratico, membri dei rappresentanti di associazioni studentesche di sinistra, sindacalisti, responsabili di associazioni antifasciste e immigrazioniste, e rappresentati dell’Anpi. In altre parole, sardine in cerca di una veloce carriera in politica”.

Ringrazio "Rete Italiana Antifascista"(gestita dalla sardina Fabio Cavallo, che ha raccolto 300mila euro per )per il caratteristico modus operandi del regime sovietico,e "Padri e Madri della Libertà" per aver dato un 🏆 ad un commento sessista contro la sottoscritta
Visualizza l'immagine su TwitterVisualizza l'immagine su Twitter
94 utenti ne stanno parlando












Nessun commento:

Posta un commento