sabato 26 febbraio 2022

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QATAR CONDANNA A 100 FRUSTATE E 7 ANNI DI CARCERE DONNA STUPRATA: IN ALTERNATIVA PUÒ SPOSARE STUPRATORE

FEBBRAIO 27, 2022




































La Russia è cattiva. Il Qatar sì che è un Paese civile. Come l’Arabia Saudita che sta sterminando da anni gli yemeniti. La realtà è un’altra: è cattivo chi è contro gli americani. Perché i nostri politici e i nostri media sono loro servi. Non dei cittadini americani, ma dell’oligarchia apolide che controlla l’America come un Golem.

Paola Schietekat, giovane economista messicana impegnata nel Comitato Organizzatore dei Mondiali di Calcio, la “Fifa World Cup 2022” che si disputerà nell’emirato arabo dal novembre prossimo, è stata abusata sessualmente da un uomo. Ma per la giustizia qatariota è colpevole. In questi giorni è arrivata la sentenza: relazione extraconiugale, il reato; 100 frustate e 7 anni di carcere, la pena. Il fatto è accaduto il 6 giugno del 2021 e la donna, prevedendo il peggio, è tornata subito in Messico, con l’aiuto del Comitato e di Human Rights Watch.

Con il console messicano, Paola si era presentata alla polizia con un certificato medico inequivocabile; ma le autorità qatariote hanno subito escluso gli abusi, avviando una indagine sulla donna: “sono state tre ore di interrogatorio in arabo e a un certo punto mi hanno chiesto un test di verginità”, ha dichiarato la Schietekat. Alla donna è stato poi sottratto il cellulare per cercare prove e fatti che ne dimostrassero la colpevolezza e per scagionare l’aggressore. Infine la sentenza: aggressore assolto e condanna della donna, alla quale è stato consigliato di sposare l’aggressore per evitare la pena. Incredibile.

Laureata in Scienze politiche e delle relazioni internazionali, esperta di economia e antropologia, con studi anche a Oxford e in Kuwait, Paola Schietekat lavorava nel Comitato per i Mondiali come responsabile della gestione economica: “Il Qatar continua a vietare alle donne di esercitare diritti fondamentali come acquisire documenti d’identità per i propri figli, sposarsi, lavorare in vari incarichi governativi, ricevere assistenza sanitaria per salute sessuale e riproduttiva o richiedere una borsa di studio governativa, senza il permesso di un parente maschio. Eppure i Mondiali di calcio stanno per svolgersi nello stesso Paese dove una donna non può ottenere l’affidamento dei propri figli al momento del divorzio.”














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