NE FILO-RUSSI NÉ FILO-UCRAINI: FILO-ITALIANI SEMPRE
FEBBRAIO 27, 2022
A quei dementi che vanno chiedendo a tutti se siano filorussi o filoucraini, rispondiamo che noi siamo filoitaliani. L’interesse nazionale prima di tutto.
Tutto il resto viene di conseguenza. Ne è una conseguenza. Andateci voi a morire per Kiev, invece di fare i ganzi a migliaia di chilometri di distanza. Mettete l’elmetto e arruolatevi con Figliuolo.
Ma oggi l’interesse degli italiani sarebbe con Putin e fuori dall’arroganza megalomaniaca della Nato. Il nostro interesse non è andare dietro alle turbe di un comico e alle richieste dei suoi connazionali di andare a fare la guerra per una nazione che nei confini attuali esiste solo per il volere di alcuni dittatori e solo perché quei confini erano puramente amministrativi.
La storia di Russia e Ucraina è profondamente intrecciata. Kiev è stata la prima capitale russa. Metà dell’attuale Paese chiamato Ucraina parla russo.
La guerra è stata provocata dalla follia megalomaniaca di volere portare le frontiere della Nato a casa di Putin. Contravvenendo gli accordi presi con Gorbaciov:
Ci sono poi motivi ideali e culturali. L’Ucraina di oggi è una creazione della rivoluzione colorata sponsorizzata da Soros nel 2014. E’ un’avanguardia dei globlisti. Per questo l’interesse degli italiani è dall’altra parte.
A meno di non volere più immigrati, più gay pride e più bagni neutri. Ma questo non lo puoi spiegare a sedicenti ‘conservatori’ che non hanno ancora capito che se sposti un mattoncino cambia tutto il muro. Oggi quel mattoncino è l’Ucraina, chi lo sposta ha vinto il futuro.
Questo è il funzionario americano scelto da Biden per occuparsi del nucleare:
perche? nessun russo o ucraino vuole soggiogare un italiano o imporli lo stalinismo o la fedeltà ad una idelogia razzialista?
me lo spieghino i signori giornaloni
Completamente d’accordo. L’unica stella polare è l’Italia ed i suoi destini fatali di tornare ad essere il centro nazionale di una confederazione latina e mediterranea. Mai più un impero che ci portò a dimenticare quella forza che lo costruì, ma nazione matura, nel pieno possesso sovrano di tutti i suoi territori oggi non appartenenti alla repubblica.