mercoledì 19 gennaio 2022

 BREAKING NEWS, CRIMINI IMMIGRATI

MAGISTRATO AMMETTE: “ITALIA È IL PARADISO DEI DELINQUENTI STRANIERI”

GENNAIO 19, 2022










































“Un paradiso” per i delinquenti stranieri, che preferiscono scontare le loro pene qui invece che nei Paesi d’origine. Così spiegò il procuratore generale presso la Corte d’Appello di Bologna, Ignazio De Francisci,invece, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario.

L’Italia non è solo diventata un Paese importatore di detenuti stranieri, che preferiscono il nostro sistema a quello del loro Paese – avverte il procuratore – ma diventerà ben presto una sorta di paradiso penale per i latitanti rumeni e di tutti gli altri Paesi dell’Est”.


I crimini preferiti degli immigrati: stuprare, uccidere e rubare

La propensione a determinati tipi di delitti degli stranieri è allarmante. Gli immigrati hanno una propensione allo sfruttamento e al favoreggiamento della prostituzione 22,5 volte superiore a quella degli italiani, agli omicidi preterintenzionali, ai furti e alle rapine 8 volte superiore, alle violenze sessuali 7,6 volte superiore.



Ma come funziona? Spesso non si dà esecuzione al mandato di arresto europeo quando le carceri del Paese estero non offrono gli standard minimi previsti dalle regole europee quindi, continua De Francisci “accade spesso che l’arrestato rumeno rimanga in libertà in Italia, in quanto la Romania o non risponde alle richieste di informazioni sullo stato delle sue carceri o comunque prende tempo”.


Detenuti tunisini: “Guardia Costiera ci lascia passare”

Ad oggi sarebbero 6mila quelli che sono riusciti a passare tra settembre ottobre, 3mila secondo le stime ufficiali. Gli scafisti continuano a lavorare, sottolineando che il clima è ancor favorevole dato che il governo tunisino non ha abbastanza mezzi per controllare tutto il suo tratto di mare: Tunisia, altro indulto: in vista ondata ex-detenuti verso …





IMPORTAZIONE DI CRIMINALI – Vi è una certa abitudine di molti Paesi, Tunisi in testa, di non riconoscere come cittadino il condannato che deve essere espulso, pertanto il condannato sconta la pena con i benefici italiani e ricomincia a delinquere. Secondo il procuratore generale: “Sono tutti temi che possono trovare soluzione sia in sede politica, facendo pressioni sui Paesi che non collaborano con lealta’, sia in sede interna con la revisione di decisioni francamente poco comprensibili”. Altrimenti, affonda De Francisci, “è inutile lamentarsi se nel nostro Paese gli euroscettici sono in costante aumento”.

L’euroscetticismo non è la malattia, è la cura. E sulla Tunisia: basterebbe minacciarli di non rinnovare il permesso di soggiorno ai loro immigrati regolari. Siamo noi ad avere il coltello dalla parte del manico: il problema è che non abbiamo politici capaci di impugnarlo, quel coltello.










Castrati un governo di handicappati e castrati…. viva Sassoli, lui almeno ha tolto il disturbo, lo facessero anche tutti gli altri

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