domenica 30 gennaio 2022

 BREAKING NEWS, POLITICA

LA SOVRANITÀ APPARTIENE AL PD: HANNO OCCUPATO LO STATO, TRE PRESIDENTI SU TRE

GENNAIO 30, 2022







Mattarella al Quirinale. Draghi a Palazzo Chigi. Amato alla Consulta. La maggioranza degli italiani è di area culturale di destra, tutte le alte cariche dello Stato sono di sinistra.

E non parliamo di quelle intermedie: controllano tutto. Lo Stato è cosa loro. La sovranità, in Italia, non appartiene al popolo, ma all’oligarchia di sinistra che nomina e diffonde, come cellule cancerose, i propri uomini ovunque.

E’ per questo che la destra non governa nemmeno quando le permettono di andare al governo: c’è sempre un Patronaggio di turno, un magistrato che mette i bastoni tra le ruote. C’è sempre un boiardo di Stato che intralcia il lavoro degli eletti. Perché il rappresentante del popolo ha una durata limitata nelle istituzioni: il burocrate è lì per sempre.

Il deep state non è qualcosa di occulto: è quello che abbiamo descritto. Un potere diffuso all’interno dello Stato attraverso burocrati non eletti.

Tutto questo deve finire. Ma non finirà con una normale elezione. Serve qualcosa di più. Non è tollerabile che lo Stato sia cosa loro.

Tabula rasa.








Per chi chiede “ribellarsi, ma per chi?”
Per se stessi, per non vedere il proprio onore in fondo al cesso e se non ce la faremo pazienza, ma almeno non potremo dire di non averci provato e guardandoci allo specchio o guardando in faccia i propri figli un domani, ancora meno liberi di quanto oggi lo siamo noi, o affetti da qualche malattia contagiosa e mortale per davvero, non avremo rimorsi di coscienza per la vigliaccheria che ci attanagliava quando si dovevano tirare fuori le palle.




Per il partito da votare (tanto per riderci su perché la vedo inverosimile) ebbene Paragone credo sia il meno rognoso. Ho il sospetto che molti personaggi importanti di CasaPound e FN si siano riversati lì silenziosamente, un filmato dell’avv. Taormina confermerebbe quello che penso.



FN e CP sono partiti universalisti.
A proposito del partito di Paragone, consiglio di ascoltare quello che ha scoperto Luca Donadel: ://youtu.be/4ixIRwlmueU //www.facebook.com/LucaDofficial/videos/la-risposta-di-paragone-su-italexit/603582457022926/




No, Paragone è un altro servo del sistema. Sta cercando di ripulirsi l’immagine, ma è affidabile quanto una puttana da cinque euro a botta.



Spesso su you tube sotto i filmati che posta lascio dei commenti e non sempre sono lusinghieri… però, mio caduco amico, se, e dico se, ci facessero votare, come per gioco si ipotizzava, le alternative al partito italexit sono pochine e se poi dietro di loro ci fossero i nostri carissimi Camerati sarebbe una ragione in più per votarli. Ma bisogna essere cauti, con la fantasia non si va da nessuna parte.



Ora vado a sentire il filmato che consigli.




Come dice Antani, tanto vale votare uno a caso dei minuscoli. Alternativa (che data l’ascendenza fanno sollevare un sopracciglio), Ancora Italia (buonisti, ma organizzati), Motore Italia (secondo me è un bluff, ma almeno è divertente), Futura (e i suoi fratelli migranti) più spicciolame vario da soli comunque non conseguiranno risultati apprezzabili. Le prove generali di Paragone sono state quantomai daludenti dato che non se l’è filato nessuno, come nessuno si è filato scappati di casa come 3V e altri improvvisati. E poi, a maggior ragione, dato che non ho simpatia per FN e CP (non sono un nostalgico perché non voglio che NESSUNO, né a destra né tantomeno a sinistra, mi dica cosa pensare e mi costringa a vivere con una tessera, se no sarei un ipocrita) non vedo motivo di dare fiducia a Giangi. Se si parte dal presupposto che ognuno vuole il suo bel posto al sole facendo l’arruffapopolo opportunista, uno vale l’altro, ahimé.





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