GLI ITALIANI VOTANO A DESTRA E SI RITROVANO TRE PRESIDENTI DI SINISTRA: LA RIVOLTA È UN DOVERE
GENNAIO 29, 2022
La maggioranza degli italiani vota partiti che vogliono il cambiamento, e si ritrova con la più oscena e sfacciata restaurazione. La legislatura che era iniziata con i populisti al governo finisce con Mattarella al Quirinale, Draghi a Palazzo Chigi e Amato a presiedere la Consulta.
Il popolo italiano è a maggioranza di destra, ma non può esprimere non solo il governo, nessun potere dello Stato. E’ chiaramente uno Stato illegittimo perché non rappresenta la volontà popolare.
Il governo è abusivo, sia perché guidato da un premier non eletto, sia perché nato grazie ad un rovesciamento della volontà dei cittadini-elettori. Un governo che sta portando avanti la destrutturazione etnica dell’Italia importando clandestini e uccidendo italiani. Ne sono morti più di centocinquantamila perché hanno tagliato la sanità e sperperato soldi nell’accoglienza dei clandestini. E ora, vogliono compiere il passo successivo, renderci come mandrie marchiate:
Tirare dritto con Berlusconi non sarebbe stato facilissimo: dalla sua suite nel S. Raffaele rilascia comunicati stampa, peccato solo che glieli scrivano perché lui riesce a malapena a parlare. Resta un mistero come possa aver continuato a pensare di fare il presidente della repubblica in tali condizioni di salute.
Inoltre è molto geloso: Salvini gli aveva anche proposto due berlusconiani di ferro, cioè Casellati e Frattini, ma lui li ha bruciati subito. Il suo motto resta: “o me o nessuno”.
Salvini mi ha deluso non posso nasconderlo. Avrebbe dovuto tirare dritto con Berlusconi, con Pera, con Nordio, con Crosetto, sbattendo in faccia i 450 voti di cui disponeva. Non ci sarebbe riuscito? Bene, allora sarebbe sceso a patti per rieleggere Mattarella a tempo, ma avrebbe dimostrato risolutezza. Invece non ho capito se ha voluto leccare il culo alle potenziale elettrici donne proponendo un nome più impresentabile dell’altro per avere un presidente in gonnella.
Fosse per me talune cariche dello Stato, e nelle forze armate, dovrebbero proprio essere precluse alle donne. I loro modi, sentimentalismi, anche quelle più dure e ruvide, come talune regnanti del passato, rischiano di compromettere la nazione nelle sue scelte.