I TERRORISTI JIHAD RADDOPPIERANNO CON I NUOVI SBARCHI. SI FANNO PASSARE PER PROFUGHI, OVVIAMENTE SONO INDOTTI DALLA SINISTRA, UNA VOLTA ARRIVATI IN ITALIA, FATTO ATTENTATI. IN TUNISIA E IN LIBIA NON C'E' I FAMOSI LAGER, MA DEI VERI CENTRI DI ADDESTRAMENTO DLL'ISIS,. LE CICATRICI CHE CI SONO SUI CLANDESTINI, SONO DOVUTE PROPRIO DA DETTI CAMPI DURANTE GLI ADDESTRAMENTI.
JIHAD: ISLAMICI RADDOPPIERANNO IN ITALIA ANCHE SENZA NUOVI ARRIVI
La previsione dell’istituto Pew Research sulla crescita della popolazione islamica in Europa, nel caso l’immigrazione prosegua ai livelli attuali, parla di una islamizzazione che renderà il nostro continente una sorta di propaggine del mondo afroislamico:
Ma anche nel caso di ‘immigrazione zero’, la natalità loro e la denatalità nostra significherà il quasi raddoppio della popolazione islamica in Europa e il raddoppio in Italia:
Questo significa che oltre al blocco dell’immigrazione e uno stimolo mirato agli italiani di sangue per la natalità, è necessario (anzi urgente) un piano di rimpatrio degli immigrati islamici già presenti in Europa e in Italia. Non ci sono alternative. Altrimenti saremo ospiti a casa nostra. Perché già l’8 per cento della popolazione, significa un partito che può imporre una visione islamica della società alla coalizione di cui fa parte.
Invece il governo abusivo lavora per accelerare questa sostituzione etnica in corso:
La terza guerra mondiale è demografica.
Già oggi, a Milano c’è una scuola così piena di figli di immigrati, che le famiglie italiane della zona sono in fuga, iscrivono i figli altrove. E hanno ragione. Non solo. A dare l’allarme anche alcuni genitori di origine sudamericana che “a casa hanno sentito i loro figli parlare in arabo”, ha spiegato una docente che vuole mantenere l’anonimato.
La scuola è l’Istituto comprensivo Fabio Filzi di Milano, nel quartiere Corvetto, già al centro di problemi di dis-integrazione e criminalità.
“I genitori italiani si rifiutano di iscrivere i loro figli qui – ammise il preside, Domenico Balbi – tanto che effettivamente non riusciamo a formare un numero adeguato di prime classi nella Primaria”.
Secondo i dati presentati dal Politecnico, gli alunni stranieri a Milano oggi sono il 25% alla primaria e il 18 per cento alle scuole medie, “ma la distribuzione varia molto dal centro alle periferie dove gli stranieri arrivano all’80%”. Al Fabio Filzi, nella 1/a A, “su 26 bambini, 22 sono stranieri, di origine straniera o italiani con un genitore straniero”.
Ci stanno invadendo. A Milano, che è l’epicentro della transizione demografica in corso, il 25% dei futuri residenti è straniera. Significa che presto, con questi ritmi, saranno la maggioranza. Dobbiamo fermarli. E’ nostro dovere fermarli. Prima di diventare stranieri in casa nostra, prima che i nostri figli tornino a casa parlando arabo.
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