CONTE IN LOMBARDIA DI NOTTE PER EVITARE LA CONTESTAZIONE
Come un ladro di democrazia e libertà.
Non solo il nuovo Ponte di Genova. Nella giornata di ieri Conte è stato a Milano, in prefettura, e nella notte è andato a Bergamo, poi a notte inoltrata a Brescia. Quest’oggi invece, il premier sarà a Lodi – attorno alle 15 –, dunque dopo le 16 a Piacenza e dalle 18 in poi a Cremona.
Roberto Calderoli: “Le province di Bergamo e Brescia hanno avuto, realmente, oltre dieci mila morti per il virus. Ieri sera, dopo due mesi, per la prima volta il signor Conte si presenta in queste province e arriva a Bergamo alle 23:10 quando era atteso alle 20:30”. Dunque, il vicepresidente del Senato aggiunge: “Conte non vuole rispondere alle domande dei giornalisti bergamaschi che lo aspettano da oltre un’ora (risponde che ha già parlato a Milano), poi non è in grado nemmeno di ricordare i nomi di Alzano Lombardo e Nembro che definisce genericamente i piccoli comuni del bergamasco e infine sulla domanda sulla mancata zona rossa in Val Seriana risponde alla giornalista ‘la prossima volta faccia lei il presidente del Consiglio così scriverà lei il Dpcm'”. “Non servono parole di commento”, ha infine chiosato Calderoli
Viviana Beccalossi, si è scagliata contro il numero uno del governo giallorosso: “Il suo arrivo è fuori tempo massimo, dato che sono passati più di due mesi dal primo contagio e nel frattempo a Brescia, nella mia provincia sono morte quasi 2.400 persone, così come più di 13.000 in Lombardia. Si tratta di una passerella non solo inutile, ma quasi offensiva”.
Paolo Grimoldi, deputato del Carroccio e segretario della Lega Lombarda: “Con oltre due mesi di ritardo il premier Conte si degna per la prima volta di venire in Lombardia? Pensavamo si facesse vedere direttamente a settembre per la riapertura delle scuole. Comunque visto che si degna di venire almeno porti una buona notizia, almeno venga a Bergamo e Brescia per annunciare che il Governo si farà carico dei costi delle cremazioni dei morti di quelle province, senza lasciare questo costo alle famiglie che non hanno potuto salutare i propri cari. Sarebbe un gesto doveroso”.
Ed è proprio la Lega a fare quadrato contro il presidente del Consiglio. Dal partito di Matteo Salvini arriva infatti un duro affondo anche da parte di Claudia Gobbato, cremonese di nascita, e di Roberta Frassini, commissario provinciale leghista proprio a Cremona, che si somma alla nota di Eugenio Zoffili e Roberto Ferrari – deputati Lega eletti nel collegio proporzionale Lombardia 2 che, oltre alle province di Como, Lecco e Sondrio, comprende 35 comuni della provincia di Bergamo gravemente colpita dal Coronavirus – che accusano il Conte di “bullismo istituzionale e autoreferenzialità”.
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