CI SONO ANCORA TROPPE COGLIONE CHE VANNO DAGLI ISLAMICI E POI VENGONO STRUPRATE.
Ragazzina segue immigrato e la stuprano in branco
Agosto 2, 2024
L’ultimo membro di un gruppo di immigrati coinvolto in un caso di violenza sessuale di gruppo è stato arrestato a Parigi dopo essere stato in fuga per otto anni. Il giovane straniero era ricercato in seguito a una condanna definitiva a sei anni e otto mesi di reclusione, con un mandato di arresto pendente su di lui. L’arresto segna la conclusione di una lunga ricerca per portare giustizia alla vittima.
Il caso risale appunto al 2016. Una serata estiva come tante in cui tre amici, all’epoca dei fatti ventenni, entrano in un locale di Mestre. Uno dei tre si invaghisce subito di una ragazza, una 18enne, e inizia a corteggiarla. Tra i due l’intesa nasce subito e trascorrono insieme l’intera serata nel locale. Alla chiusura del locale, il ragazzo propone alla giovane di proseguire la nottata a casa sua a Marcon. La 18enne inizialmente ha dei dubbi, ma alla fine accetta. Una volta nell’appartamento del ragazzo, però, succede quello che non avrebbe mai immaginato: il giovane, infatti, fa salire anche i due amici. La ragazza chiede spiegazioni, ma a quel punto è troppo tardi. I tre non la lasciano uscire e la costringono a un rapporto sessuale con ognuno del gruppo.
La giovane, ancora sotto choc, nei giorni seguenti all’episodio va in questura per denunciare l’accaduto. Trascorsi i termini della flagranza, però, i poliziotti non possono più stringere le manette ai polsi dei tre presunti stupratori. Gli investigatori della polizia, allora, iniziano una lunga attività di indagine fatta di confronti, appostamenti, e ricostruzione dei fatti per presentare al pubblico ministero titolare del fascicolo una informativa blindata.
Una indagine, appunto, che insieme al processo è proseguita per anni. Poi, la sentenza definitiva di condanna: sei anni di carcere per violenza sessuale di gruppo. A quel punto, però, i tre giovani erano diventati irreperibili, quindi non è stato semplice eseguire quell’ordine di carcerazione. Avevano cambiato casa, avevano cambiato città e provincia. Anche stato, in questo caso. Uno dei due è stato bloccato in autunno a Vittorio Veneto, dove si trovava da qualche tempo ospite di amici. L’altro, invece, era stato bloccato dagli agenti davanti alla stazione ferroviaria di Mestre l’11 ottobre. L’ultimo, appunto, a Parigi.
Nessun commento:
Posta un commento