mercoledì 28 agosto 2024

PORCO ISLAMICO DELLA SINISTRA VIOLENTA RAGAZZINA POI ASSIEME AI SUOI PORCI PICCHIA I MILITARI. INIZIATE A DARGLI UNA SCARICA DI CORRENTE A QUESTI OGNI VOLTA CHE ALZANO LE PENNE, E VEDRETE CHE DOPO SARANNO UTILI QUANDO VA VIA LA CORRENTE.




 BOLZANO, BREAKING NEWS, CRIMINI IMMIGRATI

Immigrato violenta ragazzina, poi coi suoi picchia poliziotti: 6 agenti in ospedale

Agosto 27, 2024

































Un immigrsto di 25 anni ha tentato di violentare una ragazzina per strada a Bolzano. Dopo averla aggredita e trascinata per i capelli, è stato fermato dallo zio della vittima, che è stato poi picchiato dall’aggressore. Quando la polizia è intervenuta a casa del sospetto, il 25enne e alcuni familiari hanno aggredito gli agenti, costringendo la polizia a usare il taser per fermarlo. Sei agenti sono finiti in ospedale. Il 25enne è stato arrestato per tentata violenza sessuale, resistenza e violenza a pubblico ufficiale, mentre i suoi genitori sono stati denunciati a piede libero.

Ha tentato di stuprare una ragazzina. L’ha aggredita per strada, l’ha presa per i capelli e ha tentato di trascinarla in una via laterale mentre le faceva vedere un preservativo e mimava atti sessuali. Poi ha picchiato lo zio della ragazzina, intervenuto per difenderla, ed è fuggito. Quando sono arrivati a casa del sospetto, non solo il violento si è scagliato contro la polizia ma ha trovato man forte in alcuni familiari, che hanno alzato le mani contro gli agenti. Sono dovuti intervenire i rinforzi in massa dalla Questura e sono serviti due colpi di taser per fermare lui: un 25enne di origini armene, che ora è in stato di arresto.

La tentata violenza sessuale
È stata una notte di follia quella avvenuta lunedì sera a Bolzano, dove due donne hanno rischiato di essere violentate e alcuni poliziotti, per arrestare il presunto stupratore, ci hanno rimesso in prima persona. Secondo quanto ricostruito dalla polizia, tutto è cominciato con una chiamata al numero unico. Gli agenti sono arrivati in corso Libertà, dove hanno trovato un uomo ad attenderli: lo zio della vittima (e padre dell’altra donna).

È stato lui a raccontare di essere stato picchiato da un giovane. Il motivo? Era intervenuto per difendere la nipotina minorenne, di cui l’armeno voleva abusare. Stando alla testimonianza delle donne, poco prima dell’arrivo dello zio, le due stavano camminando per strada quando è arrivato l’armeno, ha afferrato per i capelli la più piccola, trascinandola per diversi metri con l’intento di costringerla ad avere un rapporto sessuale con lui. Lo avrebbe esternato lui stesso, esibendo un preservativo che teneva all’interno di una tasca del pantalone, chiarendo subito le sue intenzioni. Di fronte a quella scena, nel terrore, l’altra ragazza chiedeva aiuto a suo padre, che è arrivato di corsa e si è messo in mezzo. A quel punto il 25enne si è accanito sul parente delle donne, per poi fuggire.

Polizia sotto assedio
Dopo essere intervenuti sul posto e raccolto le testimonianze, i poliziotti hanno individuato il violento e sono andati a casa sua. Alla porta si sono presentati i genitori di lui, che prima hanno negato la sua presenza e poi hanno dovuto ammettere tutto di fronte alle evidenze. Il 25enne viveva lì, in regola con il permesso di soggiorno in quanto titolare dello status di protezione internazionale. I poliziotti hanno chiesto al 25enne di seguirli in Questura ma non c’è stato niente da fare. I genitori davano man forte al giovane mentre nello stabile arrivavano altri parenti della famiglia armena.

In una situazione di altissima tensione, i poliziotti si sono ritrovati in una condizione di vulnerabilità. A un certo punto, non solo il 25enne si sarebbe scagliato contro i due agenti ma gli avrebbero dato man forte altri parenti, arrivati a supporto, con i genitori di lui tutt’altro che tesi a difendere le forze dell’ordine. Calci, pugni e spintoni alla polizia, fino a quando non sono arrivati i rinforzi in massa.

Il 25enne, presunto autore della tentata violenza sulla donna di poche ore prima, è stato fermato con due colpi di taser e spray al peperoncino. Una volta ammanettato e reso innocuo, l’aggressore, il giovane è stato portato in ospedale. Ma in ospedale ci sono finiti anche sei agenti, di cui una poliziotta, e ne sono usciti con prognosi che vanno da tre a sette giorni.

Alla fine delle prime indagini, il 25enne è stato arrestato per resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale e tentata violenza sessuale. I genitori sono stati denunciati a piede libero per violenza e resistenza a pubblico ufficiale.

Vista la gravità dei fatti, il questore della provincia di Bolzano Paolo Sartori ha dato immediate disposizioni all’Ufficio immigrazione di segnalare l’accaduto alla Commissione territoriale per i rifugiati, al fine di revocargli lo status di “asilante” e, di conseguenza, poter emettere nei suoi confronti un decreto di espulsione per allontanarlo definitivamente dall’Italia. Stesso trattamento per i genitori e lo zio dell’arrestato.

Ha protezione umanitaria. Dopo averla trascinata per i capelli, è stato fermato da zio vittima, che è stato poi picchiato dall’aggressore. Quando la polizia è intervenuta immigrato e suoi familiari hanno aggredito agenti. Sei sono finiti in ospedale.





















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