venerdì 30 agosto 2024

 BREAKING NEWS, CRIMINI IMMIGRATI, ESTERI

L’immigrato Muhammad ha violentato 286 bambini usando animali

Agosto 29, 2024





























### Muhammad Rasheed condannato per abusi sessuali: 286 vittime nel mondo

Muhammad Rasheed, un predatore e aguzzino pedofilo, è stato condannato in Australia in una delle peggiori vicende di abusi sessuali online della storia del paese. Rasheed ha costretto 286 vittime, di cui 180 bambini, a compiere atti sessuali online attraverso il ricatto, inclusi atti zoofili e incestuosi¹².

**Le vittime**

Le vittime di Rasheed sono state costrette a subire abusi sessuali online, spesso sotto minaccia di divulgazione di immagini compromettenti. Tra le vittime, 180 erano bambini, rendendo il caso ancora più sconvolgente¹².

**La condanna**

Rasheed è stato condannato a una lunga pena detentiva per i suoi crimini, che includono abusi sessuali, ricatto e produzione di materiale pedopornografico¹². Le autorità australiane hanno descritto il caso come uno dei più gravi nella storia del paese, sottolineando l’importanza di proteggere i bambini dagli abusi online¹².

**Collaborazione internazionale**

L’arresto e la condanna di Rasheed sono stati possibili grazie alla collaborazione tra le autorità australiane e internazionali, inclusa l’Interpol¹². Questo caso evidenzia la necessità di una cooperazione globale per combattere i crimini sessuali online e proteggere le vittime vulnerabili¹².

(1) RAPPORT DE SITUATION 2020 SUR LA PRÉVENTION DE LA VIOLENCE À L’ENCONTRE …. https://apps.who.int/iris/bitstream/handle/10665/332449/9789240007116-fre.pdf.
(2) Un milliards d’enfants sont victimes de violences chaque année, l’ONU …. https://news.un.org/fr/story/2020/06/1071212.
(3) Rapport de situation 2020 sur la prévention de la violence à l’encontre …. https://www.who.int/fr/teams/social-determinants-of-health/violence-prevention/global-status-report-on-violence-against-children-2020.
(4) undefined. https://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/3.0/igo/.
(5) undefined. http://apps.who.int/iris.



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