mercoledì 20 dicembre 2023

 BREAKING NEWS, INVASIONE

FRANCIA DICE ADDIO A IUS SOLI, SCHLEIN LO VUOLE IN ITALIA PER I FIGLI DEI MIGRANTI

DICEMBRE 20, 2023












































Tutte misure che arrivano troppo tardi per la Francia, dove ormai metà dei nuovi nati è afroislamica. Di fatto, approvano una legge sulla Cittadinanza simile a quella esistente in Italia con una situazione che è dieci volte peggiore rispetto alla nostra. Noi, invece, dovremmo abrogare i ricongiungimenti familiari e tornare allo ius sanguinis integrale per non fare la fine della Francia.

Contrariamente alla versione inizialmente concepita dal governo Macron, la nuova legge introdurrà “quote” di ingresso, limitando i benefici sociali per i migranti.

Questi ultimi dovranno risiedere legalmente in Francia per almeno cinque anni o aver lavorato per 30 mesi per poter beneficiare di determinati servizi e sussidi.

Il parlamento francese ha deciso anche di limitare il famigerato “ius soli” che il Pd vorrebbe in Italia.

Oggi i nati in Francia sono automaticamente francesi. Finora valeva la regola del ‘doppio ius soli’, cioè un figlio nato nel territorio dello Stato acquisiva automaticamente la cittadinanza francese nel caso in cui uno dei due genitori fosse nato in Francia, seppur privo di cittadinanza francese. Con la nuova norma, invece, anche i bambini che rispondono a questi criteri dovranno in ogni caso richiedere la cittadinanza quando avranno tra i 16 e i 18 anni. Come accade in Italia.

Ulteriore novità: le persone immigrate che sono state condannate per un reato non potranno più diventare cittadini.

L’abolizione dell’assistenza sanitaria statale (Ame) è scomparsa dal progetto, ma l’esecutivo si è impegnato a riformarla a partire dal 2024.

Martedì 19 dicembre il Rassemblement national di Marine Le Pen ha annunciato che avrebbe votato a favore del disegno di legge. La scelta ha immediatamente messo in imbarazzo Macron, che a quel punto ha dovuto scegliere tra l’approvazione della norma con il sostegno dell’estrema destra e la rinuncia alle nuove misure. Il capo dell’Eliseo ha optato per la prima, ottenendo così una vittoria di Pirro e mandando in frantumi la coalizione di governo. Per Marine Le Pen il voto ha significato una “vittoria ideologica”, sostenendo che il governo di Macron è stato ispirato dalle sue richieste sulle limitazioni ed esclusioni da imporre agli stranieri rispetto ai benefici garantiti dallo Stato. E in effetti per larghi tratti le misure approvate riprendono alcune delle proposte avanzate dal Rassemblement national.

Tutte misure che arrivano troppo tardi per la Francia. Di fatto, approvano leggi esistenti in Italia con una situazione che è dieci volte peggio della nostra.

Noi, invece, avremmo ancora la possibilità di salvarci: abrogando i ricongiungimenti familiari ed eliminando lo ius soli a scoppio ritardato che abbiamo attualmente.



















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