domenica 31 dicembre 2023

 BREAKING NEWS, CRIMINI IMMIGRATI

MIGRANTI CELEBRANO I VERI FEMMINICIDI: “NON POTETE PIÙ DIFENDERE LE VOSTRE DONNE”

GENNAIO 1, 2024
































Neanche quest’anno Mattarella ha affrontato il vero tema: i crimini degli immigrati. Ha preferito cavalcare l’ondina del ‘femminicidio’. Che oltre ad essere un fenomeno mediatico, lo sarebbe ancora di più se non ci fossero i migranti che tanto piacciono a Mattarella.

Gli omicidi di tante italiane sono già accaduti. Come gli stupri sono una forma di colonizzazione. Il maschio afroislamico sta prendendo possesso del territorio: ed è lo Stato italiano ad aiutarlo in questa occupazione. Sono le sue strutture, che non possiamo definire altrimenti che *********, come la guardia costiera, a portarceli in casa.

Come è il premier in carica, tutta impegnata in un’opera di sostituzione etnica senza precedenti. Con un’aggravante: aveva promesso di fare il contrario.

Riguardo gli stupri etnici che ormai stanno riportando l’Italia all’epoca delle Marocchinate, a partire da quelli di Capodanno per arrivare agli ultimi casi delle stazioni e di Latina, e ricordando gli stupri di massa di Colonia – quelli che, secondo i galoppini di Boldrini, non erano mai avvenuti – uno studio dello storico Jörg Baberowski, presentato in un documentario con ricerche fatte sul campo comprese ‘interviste’ con alcuni dei responsabili, rivela la verità dietro quegli attacchi di massa.

La conclusione è agghiacciante, ma non sorprendente. Almeno per chi legge Vox: gli stupri etnici di Colonia sono stati una forma di colonizzazione.

Erano organizzati, e avevano un chiaro messaggio: “Non potete difendere le vostre donne, perché siete paralizzati dall’antirazzismo”.

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Secondo lo studioso dell’università Humboldt di Berlino, i profughi islamici, vedendo la sostanziale impunità a seguito degli stupri, quando a casa loro sarebbero stati uccisi dai padri delle donne violentate, hanno interpretato il tutto come “debolezza dell’Europa” e un sostanziale via libera allo stupro di massa.

Il fenomeno andato in scena a Colonia, e poi in tante città europee durante concentrazioni di massa come il Capodanno, è noto nel mondo arabo nordafricano come Tarrarush Gamea: un gruppo di maschi circonda una o più donne e inizia la molestia di massa che può sfociare in stupro completo di gruppo o ‘limitarsi’ alla violenza sessuale.

Facciamo due calcoli degli immigrati entrati in Italia ‘grazie’ a Meloni.

Via mare siamo a 95mila nel 2023 più i 35mila dello scorcio di 2022. Poi c’è il famigerato decreto flussi: 500mila ingressi. Gli stessi annunciati dal cognato. Gli stessi che Meloni, all’opposizione, definiva numeri da sostituzione etnica. Lo è. E lei ne è l’artefice. Resta da capire per cosa, in cambio di cosa e per ordine di chi.

Ci sono, poi, i duecentomila che ogni anno arrivano coi ricongiungimenti familiari che lei non ha abrogato.

Totale: 830mila.








 BREAKING NEWS

LA BIMBA STUPRATA A MORTE DALL’AFRICANO CHE NON DOVEVA ESSERE IN ITALIA

GENNAIO 1, 2024






 

Quando vendicheremo gli italiani uccisi dagli stranieri facendo giustizia, quella vera, e riprendendoci l’Italia dai traditori?

Lorenzo Nardelli, Iris Setti, Mara Fait, Sofia Castelli sono solo alcune delle ultime vittime degli immigrati regolari. Anche perché molti crimini degli immigrati vengono nascosti dalle prostitute che parassitano le redazioni dei vari giornali.

Oggi, ricordando centocinquantamila balordi che ospitiamo a spese nostre in hotel e centri accoglienza, vogliamo raccontarvi un’altra storia di integrazione. La bambina si chiamava Ilaria Leone e venne uccisa nell’accoglienza diffusa del Pd in Toscana. La stessa che oggi il governo Meloni vuole in tutta Italia.

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Ilaria venne orribilmente stuprata. E morì soffocata nel suo stesso sangue dopo un pestaggio brutale, sottoposta a una violenza ripetuta e prolungata.

Ablaye Ndoye, il senegalese di 34 anni, era già stato condannato a 5 mesi di galera con la condizionale per furto, violenze e risse (aveva minacciato una persona armato di un’ascia) ed era stato raggiunto – si fa per dire – da tre decreti di espulsione mai eseguiti.





































 BREAKING NEWS, INVASIONE

GIUDICE VIETA ESPULSIONE TRANS: “IN BRASILE RISCHIA LA MORTE”

DICEMBRE 31, 2023



































In questa sentenza manca solo che il cosiddetto giudice utilizzi gli asterischi, poi potrebbe candidarsi direttamente con +Europa.

L’Italia, paese notoriamente omofobo, deve concedere asilo politico ad un travestito perché questo rischia la morte nel paese dei trans, il Brasile.


Ormai i magistrati fanno a gara per chi emette la sentenza più demenziale. Questa, arrivata in extremis nel 2023, si candida certamente come una delle più stupide. Tipo Iolanda.

Il tribunale di Brescia ha riconosciuto la famigerata protezione speciale che Meloni non abroga ad un trans di 50 anni di origini brasiliane residente in provincia di Bergamo dove convive, ribaltando la decisione della Commissione per la protezione internazionale di Brescia che aveva, ovviamente, negato il provvedimento.

“In caso di rimpatrio teme di subire torture e maltrattamenti e finirà per essere uccisa dai familiari che, ancora oggi, non accettano la richiedente per quello è” ha riconosciuto il tribunale ricordando che il Brasile “è il Paese con il maggior numero di persone transessuali uccise ogni anno, primato che mantiene da 13 anni”.

Il richiedente in passato è stato condannato in via definitiva per rapina e danneggiamento elemento per la Commissione determinante per non concedere la protezione. Invece, siccome crede di essere una donna, allora deve rimanere in Italia. Magari al giudice stanno simpatici i trans.

Il tribunale di Brescia ha accolto il ricorso del trans, difeso dall’avvocato Stefano Afrune, sostenendo che “i fatti penali risalgono al 2012, successivamente non sono stati commessi altri illeciti e la ricorrente ha reperito lecite attività lavorative”. 🤡

E che quindi “mancano ragioni per negare alla ricorrente il soggiorno in Italia mentre un eventuale rimpatrio si porrebbe in aperto contrasto con il diritto tutelato dall’art. 8 Cedu”.

Usa anche il magistrato usa anche il femminile per riferirsi al travestito e si rifà al famigerato Cedu, un tribunale sovranazionale.

La magistratura deve essere normalizzata nel 2024. La sovranità appartiene al popolo, non ai giudici. Nemmeno a quelli ai quali stanno simpatici i trans.




















 BREAKING NEWS, POLITICA

MATTARELLA PARLA ALLA NAZIONE CHE NON LO ASCOLTA

DICEMBRE 31, 2023
































Anche quest’anno ha parlato. Si è ripetuto il miracolo.

Ecco le parti più significative del suo discorso di fine anno a reti unificate:
















 BREAKING NEWS, CRIMINI IMMIGRATI, TOSCANA

KATA RAPITA PER VENDICARE STUPRO SUBITO DA UN’ALTRA BIMBA

DICEMBRE 31, 2023



































Come direbbero da quelle parti: la cosiddetta comunità peruviana di quel palazzo occupato è un merdaio.

Il sequestro della bambina peruviana Kataleya di 5 anni, il 10 giugno 2023 durante l’occupazione abusiva dell’ex hotel Astor di Firenze potrebbe esser maturato come “vendetta trasversale” per un abuso sessuale subito da un’altra bimba che viveva anch’essa dentro la struttura.

Lo scrive il quotidiano La Repubblica nelle pagine fiorentine riguardo a una nuova pista seguita da procura e carabinieri in base ad alcune testimonianze e a voci che erano circolate nei giorni successivi alla sparizione di Kata.

Al momento non ci sono riscontri, gli investigatori lavorano su affermazioni di persone.

Tuttavia, anche questa ipotesi viene valutata nel massimo riserbo e al vaglio ci sarebbe la posizione di un soggetto vicino a Kata come presunto autore dell’abuso sessuale all’altra bimba.
Rapire Kata, in buona sostanza, avrebbe per motivo una ritorsione a quella violenza. Tale pista di indagine si affianca ad altre, fra cui quella della vendetta per i forti contrasti fra bande maturati nel controllo del ‘racket degli affitti’ delle stanze dell’ex albergo per immigrati clandestini e senza casa.

La persona vicina sarebbe il padre. Già finito in galera, come la madre, per altri reati.

Non si capisce perché debbano vivere in Italia invece di essere rimandati tutti in Perù.

Devono essere abrogati i ricongiungimenti familiari. Stiamo importando criminalità e degrado.



















 BREAKING NEWS, RELIGIONE

IL PAPA RUSSO CONTRO BERGOGLIO: BENEDIZIONI GAY CONTRO DIO

DICEMBRE 31, 2023







Parole dure da un altissimo esponente della Chiesa ortodossa russa: Hilarion Alfeyev e portavoce di fatto del papa ortodosso Cirillo.

Il metropolita russo, dal 2022 a Budapest, è reduce da una lunga esperienza come capo del dipartimento per le relazioni esterne del patriarcato di Mosca.

Lui è stato l’uomo del dialogo privilegiato con Roma ed uno degli artefici principali dell’incontro di Cuba nel 2016 per la tanto agognata unione delle due Chiese.

Ora, in un’intervista concessa a Rod Dreher sul canale YouTube Jesus Portal, Hilarion attacca il documento del dicastero per la dottrina della fede affermando che “se rimaniamo realisti, non possiamo più sperare in una futura unità tra ortodossi e cattolici. Tali misure ovviamente non ci avvicineranno, ma creeranno nuove linee di separazione”.

“Questa è davvero una rivoluzione, un grande cambiamento – ha commentato – e personalmente penso che sia un cambiamento molto sfortunato perché è una trappola e una scappatoia. Dà l’opportunità a quei sacerdoti che vogliono benedire le coppie omosessuali di farlo”.

Il giudizio sul documento affidato a Dreher è senza equivoci: l’ecclesiastico russo lo ha definito “ingannevole” e “pericoloso” non nascondendo la sua delusione nei confronti Chiesa cattolica che fino ad oggi veniva considerata dagli ortodossi russi come “un faro del cristianesimo tradizionale”.
























 BREAKING NEWS, CRIMINI IMMIGRATI, MARCHE, RAZZISMO

AFRICANI A CACCIA DI RAGAZZINI SOLI DA RAPINARE: “NON POSSIAMO CHE OBBEDIRE”

DICEMBRE 31, 2023

































Ovviamente, se milizie regolari di italiani andassero a caccia di rapinatori africani sarebbe odio razziale.

Giovanissimi, picchiati, minacciati e rapinati in strada. Due gli episodi emersi in città nell’arco di poco più di 24 ore con vittime due ragazzini di appena 16 anni. L’ultimo episodio si è registrato nel quartiere San Giuseppe venerdì sera dove un ragazzo sarebbe stato aggredito e minacciato mentre camminava attorno alle 23.

Passeggiavo quando due uomini di colore si sono avvicinati e mi hanno costretto a consegnare giubbotto, cintura e il denaro che avevo con me. Non ho potuto far altro che consegnare tutto, poi loro sono spariti”, ha riferito il ragazzo ancora impaurito ai carabinieri che indagano sulla rapina avvenuta in strada. Uno choc fortissimo quello di venerdì sera quando il giovane stava tranquillamente trascorrendo il suo venerdì sera poco prima di fare rientro a casa: all’improvviso si sarebbe trovato davanti i due di colore che minacciandolo lo avrebbero costretto a consegnare quello di valore che aveva.

Ma non si tratta dell’unico episodio: la sera precedente un’aggressione simile in una zona opposta della città: quella di via Jugoslavia poco distante dal campetto da basket Paradisi. Anche in questo caso ad essere accerchiato un ragazzo minorenne ma in un orario in cui sono di più le persone che circolano in strada. Questo episodio su cui pure indagano i carabinieri della compagnia jesina, giovedì è accaduto poco prima delle 20.30. Anche in questo caso ad aggredire il giovane jesino sarebbero stati due uomini uno dei quali lo avrebbe anche minacciato con un coltellino. Il ragazzino, accerchiato e bloccato con la forza è stato rapinato del portafogli che aveva in tasca con diverse banconote in contanti e tutti i documenti. Uno choc terribile per il ragazzino che, al rientro a casa, ha raccontato tutto ai genitori che hanno presentato denuncia ai carabinieri i quali hanno prontamente avviato le indagini.

Al vaglio degli inquirenti ci sono le immagini di videosorveglianza della zona le quali potrebbero offrire elementi importanti per arrivare a identificare i rapinatori che in entrambi gli episodi avrebbero agito a volto scoperto. Al vaglio ci sono anche le testimonianze delle vittime e di passanti o residenti, anche se nessuno sembra avere assistito alle violenze e minacce. Le indagini proseguono nel più stretto riserbo ma non si esclude che a mettere a segno le due rapine siano stati gli stessi due malviventi. Si tratterebbe di due giovani rapinatori di origini straniere.

“Si tratterebbe di due giovani rapinatori di origini straniere”.

Non vediamo l’ora che l’IA vi sostituisca. Non potrà essere più serva di voi.









 BREAKING NEWS, CAMPANIA, CRIMINI IMMIGRATI

AFRICANO MOLESTA UNA DONNA E AGGREDISCE UN POLIZIOTTO

DICEMBRE 31, 2023

































Il solito marocchino.

Gli Agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Avellino hanno tratto in arresto in flagranza del reato di resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale un cittadino di nazionalità marocchina, senza fissa dimora, di anni 43,. I fatti risalgono alla serata di ieri, allorquando perveniva segnalazione telefonica al 113, da parte di una donna, la quale segnalava di essere stata inseguita, in via Circumvallazione, in prossimità della struttura adibita a poligono di tiro, da un uomo visibilmente esagitato che, dopo averla molestata verbalmente, l’aveva colpita con uno zaino lanciatole alle spalle. La donna aggiungeva altresì che, avendo constatato l’evidente stato di alterazione psichica del soggetto, impaurita e temendo per la propria incolumità, aveva cercato e trovato riparo all’interno di un esercizio commerciale ancora aperto, il cui titolare, assistendo alla scena, aveva chiuso velocemente la porta precludendo al 43enne ogni possibilità di ingresso. Gli agenti, giunti immediatamente sul posto, individuavano poco dopo il soggetto che veniva bloccato. Lo stesso veniva identificato, non senza difficoltà poiché mostrava nell’immediatezza un atteggiamento poco collaborativo ed aggressivo, presumibilmente frutto di abuso di sostanze alcoliche. Successivamente, temendo che potesse nascondere armi od oggetti atti ad offendere, si procedeva a perquisizione personale che sortiva esito negativo. Nel corso di tale attività tuttavia il 43enne, senza giustificato motivo, improvvisamente aggrediva uno degli agenti della Polizia di Stato, avvinghiandosi al suo corpo e tentando di sottrargli la pistola d’ordinanza, estraendola dalla fondina. Solo la rapida reazione dell’Agente ed il tempestivo intervento dei colleghi evitava il compiersi dell’azione, potenzialmente estremamente pericolosa. Condotto in Questura, veniva sottoposto ai rilievi foto-dattiloscopici, risultando soggetto noto alle Forze di Polizia. Dell’avvenuto arresto veniva notiziato il Sostituto Procuratore della Repubblica di turno presso il Tribunale di Avellino, che disponeva la traduzione del 43enne presso la locale Casa Circondariale, in attesa della celebrazione del Rito Direttissimo.


PAALERMO: ISLAMICO INVASORE DEPORTATO DALLA SINISTRA E DAL PD, ENTRA IN UN MAGAZZINO PER RUBARE E RIMANE INTRAPPOLATO.



AFRICANO RESTA BLOCCATO NEL MAGAZZINO CHE VUOLE SVALIGIARE

DICEMBRE 31, 2023





































Un ladro è rimasto bloccato dentro nel magazzino che ha tentato di svaligiare ed è stato arrestato.
E’ accaduto a Palermo, vicino alla chiesa di Sant’Agostino, in pieno centro storico.
In manette è finito un marocchino di 40 anni con l’accusa di tentato furto aggravato: l’extracomunitario ha utilizzato un piede di porco per forzare la saracinesca del box.

Il tentato furto è stato però filmato dalle telecamere di videosorveglianza collegate direttamente con la sala operativa della polizia.
Ciò ha permesso agli agenti delle volanti e del commissariato Centro di intervenire e bloccare l’uomo, che nel frattempo era rimasto imprigionato all’interno del magazzino perché, una volta tolta la leva, la saracinesca si era abbassata.




 





















 

sabato 30 dicembre 2023

 BREAKING NEWS, RELIGIONE

L’ULTIMO PAPA: “DIRITTO DELL’UOMO È VIVERE NELLA PROPRIA PATRIA”

DICEMBRE 30, 2023































“Nel contesto socio-politico attuale, però, prima ancora che il diritto a emigrare, va riaffermato il diritto a non emigrare, cioè a essere in condizione di rimanere nella propria terra, ripetendo con San Giovanni Paolo II che ‘diritto primario dell’uomo è di vivere nella propria Patria’”
– Papa Benedetto XVI –

Con le proprie tradizioni e i propri simili. Aggiungiamo. E dovere primario è difendere la propria Patria da chi esige violarne i confini.