ECCO COSA SI INVENTANO I GRILLINI PER PORTARE MILIONI DI CLANDESTINI IN ITALIA
L’ULTIMA PUTTANATA GRILLINA PER IMPORTARE STRANIERI: I “NOMADI DIGITALI”
APRILE 29, 2022
Solo i grillini potevano interessarsi ad una cosa simile. Sono loro il partito della ‘società liquida’. Invece di pensare a come trattenere in Italia medici e ricercatori, pensano a come importare ‘nomadi digitali’. Hanno la fissazione del muovere in ogni modo popolazioni da una parte all’altra del mondo.
“Come Paese oggi abbiamo una norma che introduce il tema dei nomadi digitali. Da sola fa poco o nulla, deve essere attuata. Ma stiamo vigilando perché il Governo la renda attuativa quanto prima e apra alla possibilità pratica di attivare i visti d’ingresso per i nomadi digitali”. A raccontarlo al Forum ANSA-Incontra “Italia, un Paese per nomadi digitali?” (in streaming il 29 maggio alle 12 su ANSA.IT) è il deputato M5S Luca Carabetta della Commissione affari costituzionali, primo firmatario della proposta di legge sul tema. Il testo, racconta, introduce la nozione di remote worker, definito come “lavoratore straniero con temporanea residenza nel territorio della Repubblica, il cui reddito prevalente provenga da attività svolte all’estero” e servirà a facilitare anche in Italia un trend ormai in crescita globalmente.
“La sola notizia dell’approvazione della norma ha fatto il giro del mondo: è finita sul Times su Forbes ed io stesso sono stato contattato da Stati Uniti, Gran Bretagna, Giappone. Questo dimostra che non solo c’è grande interesse a livello internazionale nei confronti del nomadismo digitale, ma anche nel farlo in Italia”. Di contro, però, sottolinea, “nella classifica di Nomad List delle città più ospitali al mondo per chi vuole lavorare viaggiando, la prima italiana è Palermo che occupa solo la posizione 200, Torino è al numero 1.200 e prima di noi ci sono Paesi del sud est asiatico del Sudamerica”. Come iter, “ora il Governo dovrà chiudere i decreti ministeriali e far partire l’iniziativa. Mi aspetto una grande comunicazione centrale per annunciare al mondo questa opportunità”. Tra i requisiti richiesti allo smart worker che sceglie l’Italia, “un’assicurazione sanitaria privata, essere incensurato e un controllo sullo status economico. Questa norma – conclude Carabetta – allo Stato non costa nulla, porta introiti e avvia un trend”.
Non avremo giapponesi. Avremo nigeriani che millantano lavoro a remoto a Lagos. Mentre spacciano in Italia.
MERDE, ABOMINEVOLI
Appena la divina giustizia di Putin si abbattera’ su sto stivaletto del cazzo questo sara’ l’ultimo dei problemi!
Nomaderanno loro ma x il cesso.