mercoledì 27 aprile 2022

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ITALIANO MASSACRATO A MILANO DA BRANCO NORDAFRICANO, DANNI PERMANENTI: PUGILE CONDANNATO A SOLI 3 ANNI

APRILE 27, 2022





























Tre anni e 4 mesi di reclusione per il pugile nordafricano, 2 anni e 4 mesi per due suoi coetanei e tre assoluzioni. Si è concluso così, a Milano, il processo con rito abbreviato per il pestaggio avvenuto la sera del 26 luglio 2020 all’Arco della Pace dopo le riprese di un video trap.

Pestaggio che era terminato quando Matteo M., aggredito assieme ad alcuni amici, era caduto a terra, battendo la testa, per un pugno così violento che non solo lo aveva fatto finire in ospedale, dove era rimasto per diverse settimane in coma farmacologico, ma gli aveva provocato anche lesioni permanenti.

A deciderlo è stato il il gup Daniela Cardamone, che ha stabilito anche una provvisionale di 60 mila euro da versare al giovane che, per il «gancio» assestato, ha riportato un indebolimento del sistema nervoso con conseguenti deficit cognitivi.


Secondo le indagini del pm Francesca Crupi, che ha contestato le lesioni gravi con l’aggravante del danno permanente, il 19enne nordafricano, residente in Brianza e iscritto alla Federazione italiana boxe, ha colpito la vittima alle spalle. Per questo il pugile un anno fa è finito agli arresti domiciliari, mentre per i suoi cinque amici del «branco» era stato disposto l’obbligo di dimora (ora sono tutti liberi).

Gli aggressori, tra cui due minorenni, provenivano tutti da fuori città (Monza, Varese e Piacenza) e si erano dati appuntamento per seguire le riprese del video del famigerato rapper afroislamico Neima Ezza.







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