SERVIZI RUSSI: “POLONIA PRONTA AD ANNETTERSI UCRAINA OCCIDENTALE”
APRILE 28, 2022
In effetti Leopoli era polacca come l’Istria italiana.
Secondo l’SVR (agenzia di intelligence estera russa), la Polonia sta preparando l’annessione dell’Ucraina occidentale con il pretesto di una “riunificazione storica”. Le opzioni per l’ingresso delle truppe polacche nell’Ucraina occidentale sono state apertamente discusse in Europa a marzo, quando gli Stati Uniti hanno chiarito che non avrebbero partecipato apertamente a un’operazione del genere, ma non si sarebbero preoccupati se la Polonia con un “gruppo di paesi” avesse occupato l’Ucraina occidentale.
Alla fine di questa guerra l’Ucraina tornerà a non esistere come è oggi ed è solo da pochi decenni.
Un paio di considerazioni, che spero la Redazione legga, e faccia proprie.
La prima che è, lungi dall’essere finita la storia, ma questo lo sapevamo, finalmente si torna a parlare di confini. Oggi può andar bene alla Polonia, e, si dice, anche alla Romania, che si vorrebbe annettere la Moldavia, una Moldavia, peraltro, che ha in seno la Transnistria la quale non faceva parte della Bessarabia storica, vi fu aggiunta dai sovietici per diluire la popolazione rumena, e alla quale fu invece staccata la costa, il Bugiac, con Odessa. L’Ucraina sarà fatta a pezzi, ma sarà ‘per il suo bene’, perché così i territori ucraini entreranno, come parte di paesi nato e ue, ipso facto, nella nato e nella ue in questo modo.
Per questo si battono i criminali dell’azov ed altri sinceri nazionalisti.
Oggi così, dicevamo, ma quando apri il vaso di Pandora, e lo aprirono con il disfacimento della Jugoslavia, e i tanti magheggi su Bosnia e Kossovo e Macedonia, poi tutto torna possibile. Non subito, forse, ma ci sono tante questione aperte in Europa, dalla nostra Istria e Nizza e Corsica, fino all’Alsazia, per non parlare di Pomerania e Slesia. La Polonia vuole rinverdire i fasti tragicomici della confederazione polaccolituana, ma fino a quando la Germania accetterà di avere un vicino ingombrante, prepotente, che nonostante occupi mezza Germania storica, tratta il suo più potente vicino con sufficienza e arroganza? Finirà malissimo, per i transnazionali.
Quanto ai nazionalisti, se si eviteranno le armi nucleari, e si tornerà a parlare di conflitti per i confini, laddove non si possa risolverli attraverso trattative ragionevoli, almeno ci saranno motivi validi per rischiare la propria vita. Non consentire ai gay le loro marcette o ai transoni di farsi evirare a spese dello stato.
questi vanno STERMINATI