L'ITALIA IN MANO AL PD, E ALLA SINISTRA, E' DIVENTATA LA REPUBBLICA DELLE BANANE DRITTE
MATTARELLA CHIUDE IL GAS: «RUSSIA FUORI DALLE REGOLE, ITALIA PRONTA AD ALTRE SANZIONI»
APRILE 27, 2022
Mattarella pone l’Italia in una situazione drammatica. Il delirio di questo scendiletto della Nato e degli Usa mette a rischio il nostro futuro. Economico e sociale.
Il presidente della Repubblica delle banane Sergio Mattarella parla al famigerato Consiglio d’Europa a Strasburgo, che oggi voterà una relazione sulle azioni anti-russe da intraprendere contro Mosca per la guerra in Ucraina. È la sua prima gita all’estero dopo la riconferma a presidente della Repubblica delle banane.
«Di fronte a un’Europa sconvolta dalla guerra nessun equivoco, nessuna incertezza è possibile. La Federazione Russa, con l’atroce invasione dell’Ucraina, ha scelto di collocarsi fuori dalle regole a cui aveva liberamente aderito, contribuendo ad applicarle».
«La deliberazione – ha proseguito – di questa Assemblea parlamentare – del Consiglio d’Europa – di prendere atto della rottura intervenuta è coerente con i valori alla base dello Statuto dell’organizzazione, che indica la strada di una unione più stretta delle aspirazioni comuni dei popoli europei».
«La responsabilità della sanzione adottata – ha sottolineato – ricade interamente sul governo della Federazione Russa. Desidero aggiungere: non sul popolo russo, la cui cultura fa parte del patrimonio europeo e che si cerca colpevolmente di tenere all’oscuro di quanto realmente avviene in Ucraina. Non si può arretrare dalla trincea della difesa dei diritti umani e dei popoli. Si tratta di principi che hanno saputo incarnarsi nella storia della seconda metà del ‘900 e, a maggior ragione, devono sapersi consolidare oggi».
Mattarella è il rappresentante, anche fisico, di uno Stato decrepito e moribondo. E illegittimo, perché di fatto la rappresentanza coloniale di una potenza straniera che ne decide la politica estera. Uno Stato che importa soldati afroislamici e poi si inventa una contrapposizione con la Russia su mandato del padrone atlantico.
Nell’ottocento e nel novecento, una guerra, si presumeva, avrebbe procurato le risorse che la nazione non aveva in proprio, portando, quindi, la loro disponibilità ed il loro prezzo a favorire la popolazione.
Oggi vogliamo essere ‘etici’, parliamo di diritti, e andiamo felici alla guerra pagando tutto di più. O almeno così funziona in Europa, dove siamo dei veri imbecilli, perché negli States non hanno alcun bisogno delle risorse russe, anzi, possono e vogliono vendere meglio le proprie al triplo del prezzo.