giovedì 28 aprile 2022

MENTRE C'E' LA GUERRA IN UCRAINA, GLI USA RESTITUISCONO LA "TORTA RUBATA DURANTE LA LIBERAZIONE", MA NON RESTITUISCONO LA VERGINITA' ALLE BAMBINE  STRUPRATE ITALIANE 




SOLDATI AMERICANI RESTITUISCONO TORTA RUBATA DURANTE ‘LIBERAZIONE’: NON POTRANNO RESTITUIRE LA VERGINITÀ ALLE BAMBINE ITALIANE STUPRATE

APRILE 28, 2022




















Massimo Fini ha scritto un articolo sul Fatto Quotidiano che ha scatenato molte polemiche. Il giornalista si è occupato di Pier Luigi Bellini, detto “Pedro”, che era stato al comando del gruppo di partigiani che aveva catturato Mussolini a Dongo. Parlando della reticenza di Bellini nel rivendicare o glorificare quel gesto, Fini ha poi spiegato che durante la seconda guerra mondiale a occupare l’Italia non siano stati i tedeschi, ma gli Alleati.

“L’esercito tedesco – scrive Fini – a parte alcune azioni efferate, veri crimini di guerra a opera dei reparti speciali, le SS (Marzabotto e Sant’Anna di Stazzema in testa), in Italia si comportò con correttezza. Non c’è stato un solo caso di stupro addebitabile ai soldati tedeschi, mentre innumerevoli sono stati gli stupri perpetrati dai soldati americani che oggi noi, per pudicizia, chiamiamo ‘marocchinate’. Nel bene e nel male i tedeschi rimangono i tedeschi”.

Ma gli americani sanno vendersi molto meglio dal punto di vista mediatico. Proprio oggi:


Meri Mion stava per compiere 13 anni quel 28 aprile del 1945, mentre nelle strade si gioiva alla liberazione di Vicenza e del Nord Italia. Per festeggiare il compleanno – era il giorno dopo – e per far festa all’Italia libera, la mamma le preparò una bella torta. Che la bambina non assaggiò mai. Perchè un soldato Usa vide il dolce sul davanzale a raffreddare, lo ‘rubò’ e lo divise con i commilitoni. Oggi, 77 anni dopo, quel ‘torto’ è stato sanato. Meri Mion, 90 anni domani, ha ricevuto dal Comando U.s. Army di stanza a Vicenza il dolce che in quell’aprile del ’45 che non aveva potuto assaggiare: una grande cake con panna e fragole, guarnita con un cestino di ovetti pasquali di cioccolato. E’ stato il sergente Peter Wallis, recente vincitore del concorso per il miglior combattente del Comando Europeo di gestione delle installazioni, a porgere la torta alla signora Mion, emozionata e commossa.
Presente anche il colonnello Matthew Gomlak, comandante della Guarnigione Americana in Italia. Centinaia di persone, tra cui soldati italiani, carabinieri, veterani statunitensi, veterani italiani e molti cittadini hanno assistito alla cerimonia, ai Giardini Salvi, molto vicino a dove l’88/a Divisione di Fanteria combatté in città il 28 aprile 1945.
La signora Mion ha potuto ringraziare l’esercito Usa, che ha voluto ricordarsi di lei. La torta la porterà a casa, per condividerla con i suoi cari. “Domani – ha detto – mangeremo quel dolce con tutta la mia famiglia, pensando a questo giorno meraviglioso che non dimenticherò mai”.

Peccato non possano restituire la verginità alle ragazzine e bambine stuprata durante l’occupazione alleata.

Prima ancora, Fini aveva fatto alcuni commenti sulla Resistenza: “Dal punto di vista militare fu un fatto marginale all’interno di quella tragica epopea che è stata la seconda guerra mondiale. Fu il riscatto morale di poche decine di migliaia di uomini e donne coraggiosi, non del popolo italiano. Ma con la retorica della Resistenza noi italiani abbiamo fatto finta di aver vinto una guerra che invece avevamo perso e nel modo più inglorioso”.








 





Non fa una piega, quanto ho letto in questo articolo. Sia i commenti della Redazione che quelli di Fini, che pur essendo di madre ebrea è comunque meglio del suo noto omonimo, sparito dalle scene politiche un decennio fa. Dopo il fallimento del suo progetto di creare una “destra moderna ed europea”, ovvero un partito-fotocopia dei Radicali ma collocato a “destra”.

L’occupazione alleata dell’Italia nella Seconda Guerra Mondiale fu uno stupro commesso ai danni della Patria, e di conseguenza anche alle nostre donne. Il loro onore fu minacciato e violato da orde di elementi negroidi pieni di libidine, che le hanno deflorate per la semplice soddisfazione di aver consumato con una donna bianca. Perché è così, i negroidi di sesso maschile danno non ne fanno con la loro presenza solo se sono castrati. Noi uomini bianchi siamo superiori a loro, perchè lo dice la natura, essendo noi capaci di controllare la propria libidine. Poi per carità, esistono anche gli stupratori bianchi e vanno puniti senza esitazioni.

L’odierna immigrazione afroislamica costituisce uno stupro di massa ai danni delle nostre donne, a prescindere se esse sono consenzienti o meno. E la colpa è della maggioranza di noi maschi bianchi odierni, che siamo dei maschi beta troppo permissivi rispetto a questo fenomeno, e per timore di accuse di “razzismo” non reagiamo e ci lasciamo sopraffare così. Quando per strada vedo un ne(g)ro in compagnia di una bianca – e sono sempe di più – mi sento umiliato in quanto uomo bianco, nonché ferito nell’orgoglio e nell’onore. Ma per tutti gli altri miei simili è una cosa tollerabile e accettabile, perché come uomini non valgono un cazzo. Questa è una forma di resa all’invasore, lasciato libero di compiere il suo ratto sessuale.




Ciò non toglie, che con le negrificate dobbiamo essere più duri e severi. Ovvero marchiatura a N, amputazione del clitoride ed esclusione dalla vita sociale.




Ciò che mi da più fastidio è che tutte ste coppie in cui lui è nero e lei è bianca chi li mantiene… cioè la crisi economica scatenata dal vairus e ora dalla guerra, non bastano lo stesso per fermare queste coppie miste, eppure sappiamo che la maggioranza dei neri in Italia non ha ritorni economici, questo vuol dire che qualcuno li mantiene, quello che mi da più fastidio e che su tutte le coppie in cui lui è nero e lei bianca che conosco ovvero nella zona dove sto, so che almeno 7/8 su 10 di queste coppie, il maschio nero non lavora e viene mantenuto dalla sua donna bianca e dalla sua famiglia. E questo secondo me è insopportabile, perché andando a guardare invece tutte le coppie in cui sono entrambi bianchi, la situazione è il contrario! Ovvero il maschio bianco lavora e mantiene la donna bianca. Cosa impensabile invece vedere una donna bianca lavorare e mantenere il suo uomo bianco o farlo mantenere dalla sua famiglia, perché non ci starebbero mai con uno così. Perché nel caso del maschio nero, non si fanno certi problemi, ci si mettono insieme e lo aiutano in tutto, adirittura lo fanno mantenere dalla propria famiglia. Evidentemente e nonostante la crisi economica e tutto, l’Italia è comunque un pozzo senza fondo per quando riguarda il denaro per il mantenimento di troie bianche con maschi neri. Che paese vergognoso. Ho sempre più voglia di trasferire i capitali a Minsk e andare a vivere lì.



Nessun commento:

Posta un commento