BREAKING NEWS, CRIMINI IMMIGRATI, TORINO
MASSACRATI DA BRANCO DI SPACCIATORI AFRICANI A TORINO: “ERANO TANTI. HO PAURA MA NON VOGLIO ANDARE VIA”
APRILE 27, 2022
Dalla testimonianza delle vittime a dar manforte all’aggressore è intervenuto un gruppo di spacciatori africani che stazionava davanti al negozio. È successo verso le 20 di martedì sera. È intervenuta la polizia che ha raccolto testimonianze. Per gli agenti la posizione del gruppo non è chiara: bisogna comprendere se il gruppo si sia formato per dividere gli aggressori dalle vittime o per peggiorare la situazione. Il commerciante ha segnalato di essere stato anche derubato. Nei prossimi giorni andrà a presentare denuncia in commissariato.
«Gli ho detto di andare via. Uno di loro ha reagito. Poi sono arrivati gli altri. Non so quanti, cinque forse dieci. Hanno preso 200 euro che avevo in tasca», spiega il commerciante originario del Bangladesh. L’uomo è stato ferito al braccio e alla gamba e ha anche un taglio vicino all’occhio: per la lite è stato chiamato il 118 e un’ambulanza ha accompagnato lui e suo figlio, rimasto ferito nell’aggressione, all’ospedale San Giovanni Bosco. Per entrambi, ferite da codice verde. Questa mattina il negozio è stato riaperto.
«Certo che ho paura, ma è il mio lavoro. Sono qui da dodici anni, non ho intenzione di andare via – assicura il commerciante -. La situazione oramai è sempre così, soprattutto nelle ultime settimane. Dalla mattina al pomeriggio i clienti scappano. Devono mettere delle telecamere per tutta la via e ripulirla». Tra le problematiche più volte segnalate dai residenti c’è lo spaccio e il degrado.
«La situazione sta peggiorando, i ragazzi si ritrovano lì vicino al ponte per drogarsi e bere, ci sono gruppi anche di giovanissimi. Nell’ultimo periodo va sempre peggio – racconta un residente che ieri ha assistito alla scena -. I negozianti sono due brave persone, lavorano molto e ieri erano quasi arrivati all’ora di chiusura quando sono stati aggrediti. Uno dei due aveva dei tagli in faccia, il figlio è stato portato via in barella».
I filmati di alcune telecamere della zona saranno visionati dalla polizia per ricostruire l’episodio di ieri «ma non bastano – spiega un residente -. Abbiamo presentano esposti e segnalazioni più volte, abbiamo anche parlato con il sindaco un mese fa. Servono delle telecamere per tutto il corso non solo un paio. Servono anche pattuglie fisse. L’arrivo di ragazzi più giovani nell’ultimo periodo ha peggiorato la situazione. Ogni sera qui c’è una rissa, si prendono a bottigliate e a chi piglia piglia. Mi hanno spaccato i vetri dell’auto per ben due volte. Mia moglie è stata presa a parolacce quando ha chiesto a un gruppo all’una di notte di allontanarsi. Cosa dobbiamo fare? Abbiamo le mani legate, dobbiamo subire e stare zitti. Non abbiamo neanche il diritto di prendere una boccata d’aria. Abbiamo tutti paura».
Una vicenda che riaccende i riflettori sulle criticità di Ponte Mosca. Solo tre settimane fa era stato diffuso un video della maxi rissa di sabato 9 aprile in cui una ventina di persone si sono scontrate lanciando bottiglie e usando spray al peperoncino. Una persona, come si vedeva nel video, brandiva anche una katana. In quel caso quando sono arrivate le pattuglie della polizia il gruppo si era già dileguato. I residenti avevano segnalato l’accaduto chiedendo aiuto da parte delle istituzioni e la vicenda era finita anche in Sala Rossa. «È assurdo che stiamo vivendo questa situazione e che non se ne parli. Qui siamo ostaggio di spacciatori. C’era uno con una katana, un altro con il taser. Come si può continuare? La situazione qui sta degenerando», aveva segnalato una residente. Parole simili a quelle ripetute dal residente che ha assistito ieri alla lite.
La verità è che sono proprio i negozi di immigrati ad attirare altri immigrati che spacciano. E’ l’immigrato regolare che genera degrado con la sua presenza. Quegli spacciatori saranno tutti figli di lavoratori.
Nessun commento:
Posta un commento