BREAKING NEWS, CRIMINI IMMIGRATI, LOMBARDIA
BOSS AFRICANO PAGAVA I SUOI PUSHER 3MILA EURO AL MESE E ITALIANE DA STUPRARE
APRILE 26, 2022
Le indagini erano partite nell’ottobre 2016 quando una ragazza, dopo aver acquistato la consueta dose di cocaina, era stata bloccata e poi violentata dagli spacciatori nordafricani armati di pistola.
Anni dopo gli inquirenti sono arrivati a sgominare tre bande di pusher magrebini, violenti e padroni del territorio, che avevano monopolizzato le aree boschive lainatesi e sequestrato di 19,5 chili di cocaina, 1,1 chili di eroina, 400 grammi di hashish e 50 grammi di marijuana, oltre ad armi e auto rubate. Nelle motivazioni della sentenza si legge che il presunto boss del traffico di stupefacenti nel “boschetto della droga di Lainate” avrebbe soprattutto intensificato la sua “tale attività ‘promozionala”, con l’invio di centinaia di messaggi ai clienti per “fidelizzarli”, “all’indomani della scissione” con altri trafficanti che avevano costituito un altro gruppo. Il marocchino era stato capace “di inviare più volte via WhatsApp 1400 messaggi ‘pubblicitari’ ad altrettanti clienti per invitarli a rifornirsi da lui e dal suo gruppo indicando anche l’esatto punto della zona boschiva in cui recarsi”. Benabla, tra l’altro, “nel momento in cui trattava per ‘assumere altri aspiranti spacciatori” proponeva loro “uno ‘stipendiò mensile che poteva variare tra i 1500 e i 2500 e anche i 3000 euro al mese”. C’era anche un tariffario per tutti i tipi di droga: “60 euro per un grammo di cocaina, 20 euro per un grammo di eroina, 50 euro per un ovulo di hashish e 3 euro per un grammo di hashish”.
Nessun commento:
Posta un commento