giovedì 24 febbraio 2022

 BREAKING NEWS, POLITICA

RIVOLTA CAMIONISTI, INIZIA A MANCARE IL CIBO A ROMA

FEBBRAIO 24, 2022









Nessun prodotto agroalimentare proveniente dalla Sicilia e dalla Puglia è arrivato oggi al Centro Agroalimentare Roma, il più grande Mercato d’Italia, e sono a disposizione prodotti in arrivo dalla Spagna, insufficienti a soddisfare l’intera domanda, e ciò porterà ad un ulteriore incremento dei costi.


Lo rende noto il Car di Roma a proposito delle ripercussioni a causa dello sciopero degli autotrasportatori e del conseguente blocco della circolazione dei tir, che già nelle prossime ore rischia di paralizzare l’intero comparto agroalimentare italiano.

“Abbiamo disponibilità di prodotti locali, la cui distribuzione non è stata impattata dallo sciopero -commenta Fabio Massimo Pallottini, Direttore Generale del Centro Agroalimentare Roma- la situazione che abbiamo davanti rischia di far saltare le logiche dell’intera filiera agroalimentare. Gli agricoltori dovranno continuare a raccogliere i prodotti nei prossimi giorni, anche se non riusciranno a distribuirli. Allo stesso tempo la merce già raccolta e rimasta bloccata per lo sciopero, sarà destinata solamente ai mercati vicini e non alla grande distribuzione”. “I consumatori dovranno rinunciare ai prodotti italiani che arrivano dal Sud dell’Italia come ad esempio l’arancia”, conclude al direzione del Car.

Blocco dei tir nel porto di Palermo.

Una ventina di autotrasportatori ha fermato i mezzi pesanti tir tra due varchi mentre un altro gruppo si è piazzato davanti all’ingresso nella zona del molo Santa Maria.

A presidiare carabinieri, polizia di stato, capitaneria di porto e guardia di finanza. Gli autotrasportatori protestano, come i colleghi a Catania che presidiano il casello di San Gregorio, per il caro carburante. La protesta avrà effetti sulle merci e stazioni di servizio senza carburante. I presidi di protesta si sono triplicati in 3 giorni e non sono più controllabili dalle associazioni sindacali.

“La situazione che si sta determinando a seguito dell’aumento delle tariffe dell’energia elettrica e del rincaro dei carburanti sta diventando preoccupante anche in relazione alle proteste degli autotrasportatori”. Lo ha detto il presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Massimiliano Fedriga.

“C’è il rischio – ha detto ancora – di possibili blocchi di approvvigionamento e di circolazione delle merci, in particolar modo nelle Regioni del Mezzogiorno. Per questo motivo chiediamo che il Governo attivi al più presto su questi temi un tavolo di confronto con le Regioni coinvolte”.

Intanto, ancora proteste e ‘tir lumaca’ sulle autostrade italiane contro l’aumento dei prezzi del carburante. La mobilitazione degli autotrasportatori del Mezzogiorno prosegue anche oggi in Puglia, Molise e Sicilia, ma continuano le code anche all’ingresso dell’area portuale di Ravenna. “Proseguiremo fin quando il Governo non comprenderà le nostre ragioni”, dicono alcuni aderenti alla protesta, che non è stata lanciata da alcuna sigla sindacale nazionale. A quanto si apprende, alcuni autotrasportatori hanno segnalato che i propri mezzi sarebbero stati bloccati dagli stessi manifestanti in autostrada affinché non proseguissero e aderissero alla mobilitazione. Rallentamenti sono stati registrati inoltre sulla Biferina (Molise) e su diverse statali pugliesi in vista di una nuova protesta domani a Bari.










Prima che orendi roma x fame…con quello che se son magnati…




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