TUNISINO VUOLE UCCIDERE UN RAGAZZINO ITALIANO: TRE COLTELLATE IN TESTA
SETTEMBRE 1, 2021
Un altro tunisino scaricato in Italia da Lamorgese.
L’aggressione risale alla sera del 4 aprile scorso, il giorno di Pasqua. Grazie alla descrizione resa dall’adolescente – che non aveva mai visto il suo aggressore fino a quel giorno – e ai filmati registrati dalla telecamera di videosorveglianza, chi ha indagato ha immediatamente dato un nome e un volto a quello straniero che, verso le sette di sera, vestito con una tuta da ginnastica di color nero, era arrivato in piazza Atleti Azzurri d’Italia. Girovagava tra la piscina comunale e CremonaArena, un’area destinata allo sport accessibile a tutti, con campi da tennis, padel e beach.Il furto della bicicletta, poi l’«agguato» con un travestimento da donna e la brutale aggressione alla giovanissima vittima con un coltellaccio da cucina. Uno, due, tre colpi alla testa, quindi la fuga. In Francia. È durata quasi cinque mesi la latitanza di Saber Boughanmi, tunisino di 24 anni residente a Cremona, tipo violento, noto alla squadra mobile per i suoi precedenti di polizia, dai furti alle rapine e alle minacce. Nei suoi confronti era stato spiccato un mandato di cattura europeo e un’ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal gip di Cremona, su richiesta della pm Chiara Treballi, che ha coordinato le indagini della squadra Mobile diretta da Marco Masia. Boughanmi è stato arrestato dalla polizia di frontiera di Ventimiglia, venerdì scorso. È rinchiuso nel carcere di Sanremo con l’accusa di tentato omicidio su un ragazzino di 16 anni, assalito al termine di una partita di tennis con gli amici.
I filmati mostrano Boughanmi che si accovaccia vicino ai campi da tennis, guarda chi sta giocando, individua l’obiettivo, ruba la bicicletta e se ne va. Ma non si accontenta, vuole di più. Abita lì vicino, in via Arenili, nel quartiere Po: va a casa e si cambia, si traveste da donna. Si infila un paio di leggings neri a pois bianchi con sopra pantaloncini corti rosa, poi una maglietta rossa e un giubbotto blu. Afferra un coltello da cucina, lo mette nella fodera, sale sulla bicicletta rubata e torna nel piazzale. Lì tergiversa, fa qualche giro, aspetta, appoggia la bicicletta: sta aspettando il sedicenne appena derubato.
Il ragazzino esce dalla struttura. Boughanmi si muove lentamente, «con il chiaro intento di farsi vedere», ha spiegato il dirigente Masia. Quando il sedicenne lo vede, il tunisino pedala per una decina di metri, poi abbandona la bicicletta a terra. È una trappola. Il ragazzino corre a riprendersela, il bandito sbuca dal nascondiglio e gli sferra tre coltellate. L’adolescente, per pura fortuna colpito solo di striscio, riesce a fuggire e lancia l’allarme. Sul piazzale piombano le Volanti e la Squadra mobile.
Il giorno dopo, chi indaga si presenta a casa di Boughanmi. Lui non c’è. È scappato in Francia, forse da amici o parenti.«Durante la perquisizione abbiamo trovato un coltello sporco di sangue – riferisce Masia -. Sono in corso le analisi. Tra l’altro, durante il sopralluogo dove era avvenuto il delitto, era stata trovata la fodera del coltello, riportante la stessa marca. Abbiamo ritrovato anche indumenti perfettamente compatibili con i vestiti che poteva indossare l’aggressore al momento del fatto». Nei giorni scorsi, Boughanmi è incappato in un controllo della polizia francese. Non aveva con sé i documenti, ha dato false generalità, lo hanno accompagnato alla frontiera di Ventimiglia. Il controllo e infine, dopo 5 mesi, l’arresto.
I francesi ce li riportano indietro. Noi non lo facciamo con la Slovenia.
Bisogna prepararsi. Tra qaulche anno si combatterà per le strade dell’Europa.
Al massimo. Dagli tempo di organizzarsi e di fare arrivare altri soldati.