mercoledì 29 settembre 2021

 BREAKING NEWS, INVASIONE, POLITICA

IL TRUCCO PD PER DARE LA CITTADINANZA A 3 MILIONI DI IMMIGRATI

SETTEMBRE 29, 2021































Lo ius culturae sarebbe, non è solo uno ius soli mascherato, ma anche il mezzo attraverso cui dare la cittadinanza quasi istantaneamente a milioni di immigrati.

A

Hanno fretta.

Ius Culturae è il nuovo nome che il Pd ha dato allo ius soli. E il partito del ribaltone, al governo per la quarta volta in sei anni senza voto popolare. Per dare la cittadinanza a centinaia di migliaia di immigrati.

Altro non sarebbe che il cavallo di Troia per estendere poi la cittadinanza a genitori, fratelli e sorelle che non hanno completato nessun percorso scolastico e avere così milioni di nuovi italiani, facendo diventare italiani milioni di immigrati che di restare qui (come dimostrano le loro rimesse verso i Paesi di origine) non ci pensano minimamente e sono qui di transito solo per qualche anno.

Una mossa che riveste una semplice finalità sotto gli occhi di tutti: avere milioni di nuovi elettori per il Pd, che alle urne non può più sperare nel voto degli italiani, tranne una minoranza, decrescente che è a cavallo del venti per cento. La metà dei soli partiti sovranisti italiani.

Del resto l’unica differenza, tra chi la ha la cittadinanza e chi non ha la ha, in termini di diritti è solo il voto, il diritto elettorale attivo e passivo, per il resto non cambia nulla.

Vogliono rendere italiani, con un colpo di penna e con il voto di un Parlamento che rappresenta una minoranza di invasati, 800mila figli di immigrati. I futuri persecutori dei vostri figli.

Il piano è ambizioso e criminale: dare la cittadinanza a qualche centinaio di migliaia di figli di immigrati in tempo per le prossime elezioni. Che loro sperano siano nel 2023.

Praticamente tutti i terroristi islamici, a parte quelli arrivati sui barconi come ‘profughi’, erano figli di immigrati nati e cresciuti in Paesi europei. E tutti con cittadinanza.

L’obiettivo dovrebbe limitare al massimo l’ingresso di figli di immigrati, abrogando i ricongiungimenti familiari, e l’acquisizione della cittadinanza, come Salvini aveva iniziato a fare dimezzandole in 14 mesi. Invece, questi vogliono fare il contrario. Sono criminali. Nemici.


ISTAT: è sostituzione etnica, in 10 anni + 2milioni immigrati e – 500mila italiani

Questa mattina, a Montecitorio, il presidente ISTAT Blangiardo, uno che finalmente analizza il fenomeno demografico per quello che è – una guerra -, ha presentato il rapporto annuale sulla situazione demografica italiana: Non sono numeri nuovi. Dal 2015 la popolazione residente è in calo e si entra così nella fase del declino demografico. 


Ma il piano a medio termine è ancora più ambizioso: rendere ‘italiani’ almeno 3 milioni di immigrati.

Che è sicuramente una proiezione ottimista, che tiene conto di 1,6 milioni di genitori e di meno di 1 fratello/sorella per nuovo ‘italiano’. Questo perché, si suppone, negli 800mila già sarebbero inclusi diversi fratelli’. Ovviamente, in pochi anni questa cifra salirebbe fino a coprire tutti gli oltre 5 milioni di immigrati residenti in Italia.

Quindi Pd-M5s vogliono allevare una nuova base elettorale per fare uno di quei lavori che gli italiani non vogliono più fare: votarli.



Vanno eliminati.




i degenerati falliti catto-comunisti : odiano sé stessi e amano quelli che li annienteranno.





solo il fuoco solo il fuoco solo il fuoco





Tutto ebbe inizio con la legge n. 91/1992, ovvero la Legge Martelli, che porta il nome di uno dei politici maggiormente coinvolti nello scandalo Tangentopoli, e che dal 1992 al 2017 ha permesso ad 1,7 milioni di allogeni di acquisire la cittadinanza italiana. Bisognava da tempo abrogare questa legge e sostituirla con una più restrittiva. Ma non basta, è necessario revocare la cittadinanza ai numerosi allogeni divenuti “italiani” per decreto.




“Ma non basta, è necessario revocare la cittadinanza ai numerosi allogeni divenuti “italiani” per decreto.”

Unica via percorribile.
Ma non sarà la blue destrina italiana a percorrerla







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