martedì 28 settembre 2021

CI SONO 5 MILIONI DI IMMIGRATI REGOLARI CHE CONTRIBUISCONO PER IL 9% DEL PD, L'ITALIA NON HA BISOGNO DI QUESTI CLANDESTINI DELINQUENTI




MORISI, INDAGATO PER SPACCIO STUPEFACENTI UNO DEI DUE ROMENI: LA PASSIONE PER GLI IMMIGRATI REGOLARI

SETTEMBRE 28, 2021








































Caso Luca Morisi, secodo l’Adnkronos uno dei due romeni fermati per un controllo il mese scorso sarebbe indagato per cessione di stupefacenti, nell’ambito del caso dell’ex responsabile dei social di Salvini, già sotto indagine della Procura di Verona.

Beh, forse la vicenda si chiarisce un po’. Sono loro i fornitori di Morisi e non il contrario. E si comprende la delirante passione di Morisi per i migranti regolari nei post della Bestia che somigliavano sempre più a quelli del PD.

L’Italia non ha proprio bisogno di immigrazione. Sono i drogati ad avere bisogno di spacciatori regolari.

“Il flacone con del liquido (sul cui contenuto l’Autorità giudiziaria sta compiendo i necessari accertamenti) non era di Luca Morisi, il quale – evidentemente – non può averlo ceduto a terzi”. A far trapelare quello che può essere un paggio decisivo nella vicenda di Luca Morisi, ex social manager della Lega, indagato per droga, sono fonti della difesa del 48enne. Le stesse fonti ribadiscono la “piena fiducia nel lavoro degli inquirenti” ricordando le parole del procuratore della Repubblica di Verona secondo il quale “si tratta di un fatto banale per quanto riguarda l’autorità giudiziaria”.

Il flacone cui si riferisce l’accusa è la trovata nell’auto su cui viaggiavano i due romeni fermati a un posto di blocco dai carabinieri, la sera del 14 agosto scorso. I due uomini avrebbero detto ai militari: “Sì, è Ghb ed è stato Morisi a darcela, gratis”. Se si trattasse effettivamente della cosiddetta droga dello stupro, o di ecstasy liquida, o di altro ancora, lo stabiliranno le analisi richieste dagli inquirenti. Ma furono quelle parole a portare i carabinieri a casa di Morisi, dove sono stati trovati due grammi di cocaina, quantitativo comunque ritenuto “per uso personale”. Da lì l’indagine per cessione e detenzione di stupefacenti. Chiaramente se la fiala non fosse stata di Morisi anche l’ipotesi della cessione finirebbe per decadere. Non solo, secondo quanto riporta l’agenzia AdnKronos sarebbe indagato per cessione di stupefacenti proprio uno dei due romeni fermati per il controllo.

Secondo la ricostruzione fatta prima di questa possibile “scolta”, i due romeni sarebbero stati a casa di Morisi insieme all’ex guru social di Salvini e a un altro uomo intorno ai 50 anni. Forse c’era anche un quinto sconosciuto. Ma l’ipotesi di un festino con stupefacenti, fatta dopo le parole dei due romeni, è ancora tutta da verificare.







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