mercoledì 29 settembre 2021

 BREAKING NEWS, INVASIONE

LAMORGESE HA GIÀ TRASFERITO 500 CRIMINALI DA LAMPEDUSA AL RESTO D’ITALIA: IN 24 ORE!

SETTEMBRE 29, 2021






























Gli sbarchi sono a livelli record:



SBARCHI MOLTIPLICATI PER 6 CON LAMORGESE AL VIMINALE: INVASIONE AFROISLAMICA

E nel 2019 la maggioranza degli sbarchi sono arrivati da settembre in poi con Lamorgese al Viminale. Tutti musulmani. Roba come tunisini, bengalesi e cose simili.




E dopo gli ultimi arrivi, un centinaio stamani in Calabria – il 34esimo sbarco in tre mesi – e gli oltre mille a Lampedusa, il Viminale è impegnato nello smistamento degli invasori nel resto d’Italia.


Sono più di 850 i clandestini presenti, a fronte di 250 posti disponibili, all’hotspot di Lampedusa. Durante la notte e la mattinata non si sono registrati nuovi sbarchi: perché gli scafisti lavorano in combutta con il governo e danno tempo a Lamorgese di trasferire gli invasori, la macchina dell’invasione è oliata. Loro portano gli scrocconi in alto mare e arrivano subito le motovedette degli scafisti di stato. Poi Lampedusa e infine vengono sparpagliati in tutta Italia.

La Prefettura di Agrigento, d’intesa con il Viminale, è al lavoro per pianificare – dopo quelli di ieri effettuati con il traghetto di linea e la nave quarantena Aurelia che ha lasciato Lampedusa – nuovi, ulteriori, trasferimenti. Già ne sono stati liberati come belve fameliche circa 500.

La Procura di Agrigento ha delegato le indagini – per cercare di identificare gli scafisti del peschereccio di 15 metri partito da Zuwara in Libia con a bordo 686 persone – alla Squadra Mobile e alla Guardia di finanza. A coordinare l’attività investigativa, così come per il maxi sbarco del 28 agosto con 539 clandestini, è personalmente il procuratore capo Luigi Patronaggio. Una garanzia.

Invece di un ponte aereo verso casa loro, il governo libera spacciatori, stupratori e decapitatori nelle strade delle città italiane. Non è questo un crimine? Indaga i veri scafisti, Patronaggio.






Nessun commento:

Posta un commento