VACCINI, BIGPHARMA VUOLE IMMUNITÀ SU EFFETTI COLLATERALI
Che molte aziende farmaceutiche fossero già avanti in queste trattative era cosa nota. Di nuovo c’è ora un documento interno della stessa Vaccines Europe, la divisione europea delle industrie e delle associazioni farmaceutiche che rappresenta, tra gli altri, grandi marchi come AstraZeneca, GlaxoSmithKline, Janssen, Merck, Novavax, Pfizer, Sanofi, Takeda, Abbott e CureVac, nel quale si afferma che la pandemia e l’esigenza di trovare rapidamente vaccini hanno compresso i tempi della ricerca e dello sviluppo da anni a mesi: «La velocità e la portata dello sviluppo e dell’implementazione [dei vaccini] significano che è impossibile produrre la stessa quantità di dimostrazioni scientifiche di supporto che sarebbero normalmente disponibili attraverso studi clinici ad ampio raggio e la normale prassi ospedaliera degli operatori sanitari».
Questo approccio crea «inevitabili rischi», si afferma nel documento. Per questo motivo, Vaccines Europe si fa portavoce delle aziende rappresentate chiedendo esplicitamente un «sistema completo di risarcimento no-fault e non contenzioso, oltre che un’esenzione dalla responsabilità civile».
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