mercoledì 30 settembre 2020

FASCISTI RAZZISTI AFROISLAMICI DELLA SINISTRA FASCISTA E DEL PD ISLAMICO, DOPO AVER CHIESTO ASILO, SACCHEGGIANO & RAPINANO, E PICCHIANO I POLIZIOTTI. QUESTO E' IL MODELLO DELLA SINISTRA FASCISTA E RAZZISTA E DEL PD ISLAMICO CHE DANNO AGLI ITALIANI. 



RICHIEDENTI ASILO NIGERIANI FUORI CONTROLLO: RAPINE E POLIZIOTTI PESTATI – VIDEO

 








Nella nottata scorsa gli Agenti della ”Volante” sono intervenuti con urgenza in Piazza Porta Giulia a Cittadella in provincia di Mantova per scontri tra immigrati armati di spranghe e catene all’esterno di un market etnico.

Arrivati sul posto rimanevano due nigeriani: uno a terra ferito e sanguinante mentre l’altro teneva in mano ancora una catena. L’ennesimo episodio criminoso generato dalla comunità nigeriano, che al nord esprime una vera e propria colonna criminale.

Identificati: A.H. di 35 anni e S.O. 34enne pregiudicati per vari reati tra i quali calunnia, rissa, violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale, violenza sulle persone ed immigrazione illegale.

Gli agenti hanno ispezionato il luogo della rissa ed hanno rinvenuto e successivamente sequestrato bastoni e catene.

Accompagnati dalle pattuglie per gli accertamenti di rito in questura, mentre S.O. ‘acconsentiva’ di salire sull’auto di servizio, dall’altro canto A.H. cominciava a divincolarsi e iniziava a sferrare violenti calci e pugni in direzione degli agenti; colluttazione che provocava il ferimento al volto ed in altre parti del corpo ad uno di essi. Il comportamento violento, aggressivo e non collaborativo di A.H. è proseguito fino all’arrivo in Questura tanto che gli agenti riuscivano a trattenerlo con fatica. Una volta immobilizzato riportato alla calma, veniva arrestato per violenza, lesioni e resistenza a Pubblico Ufficiale.

Entrambi i nigeriani, inoltre, sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per il reato di rissa aggravata.

Solo qualche mese fa u nigeriano, a Castiglione Stiviere (Mantova) aveva seminato il panico aggredendo con l’ascia un passante e i Carabinieri, come da video in basso. Ma numerosi, negli anni, sono stati gli episodi di violenza e di caos creati dagli immigrati nigeriani.

Sempre oggi, arrestato un richiedente asilo nigeriano a Modena. Insieme ad un complice, non ancora individuato, ha rapinato un cittadino.

Insieme ad un complice ancora latitante, la mattina del 21 agosto scorso aveva bloccato un uomo che poco prima delle 7 stava transitando a piedi recandosi al lavoro, attraverso il parco Ducale di Modena. Il 30enne modenese era stato avvicinato dai due e sotto la minaccia di colpirlo con cocci di bottiglia lo hanno trascinato fino al bancomat di via Piave dove la vittima dell’aggressione è stata obbligata a prelevare 500 euro che i due hanno utilizzato per comprare droga da uno spacciatore che gli aveva dato appuntamento sotto la galleria dell’R-Nord, paradossalmente davanti al posto di Polizia Locale, a quell’ora chiuso. Uno di loro, un cittadino nigeriano di 22 anni, richiedente asilo, incensurato e ospite di una struttura di accoglienza modenese, è stato individuato ed arrestato dalla Polizia di Modena per rapina aggravata. Nei suoi confronti è scattato il fermo come indiziato di reato con l’accusa di rapina aggravata

Il fatto e lo sviluppo delle indagini che hanno portato all’individuazione e al fermo dell’uomo sono state illustrate dal dirigente capo della Squadra Mobile di Modena Mario Paternoster.

I fatti risalgono al 21 agosto scorso. Sono le 7 del mattino quando un ragazzo di 30 anni, che sta attraversando il Parco Giardino Ducale, viene fronteggiato da due individui che gli sbarrano la strada.

Uno dei due, dopo aver rotto una bottiglia di vetro lo minaccia e gli intima di consegnargli tutto il denaro in suo possesso e il telefono cellulare. Il complice, per l’appunto il 22enne nigeriano, blocca il ragazzo puntandogli un coccio di bottiglia all’altezza dell’addome. Poiché la vittima non ha denaro con sé, i due aggressori gli sottraggono la tessera bancomat chiedendogli il codice di sicurezza. Il 30enne, sotto shock, inizialmente fornisce una sequenza numerica sbagliata, poi viene costretto a digitare personalmente il PIN allo sportello bancomat. I rapinatori riescono così a prelevare, con due distinte operazioni, la somma complessiva di 500 euro. Quindi si danno alla fuga, facendo perdere le proprie tracce.






forza negri menateje








Mi mettero a produrre sacchi da boxe aventi come imbottitura un accoglione legato e imbavagliato. 🙄
























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