Migrante pluripregiudicato: si divertiva a picchiare e derubare vecchiette italiane
Nella tarda mattinata odierna, i Carabinieri della Stazione di Spinea, dopo un lungo periodo di servizi di osservazione e di controllo del territorio diurni e notturni, hanno proceduto al rintraccio e all’ arresto di EL OMRI EL HAJI, cittadino marocchino classe 68, in Italia senza fissa dimora.
L’uomo, già pluripregiudicato, aveva in capo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Venezia, nei confronti dell’uomo per una sfilza di reati che partono dall’anno 2017.
Lo straniero, già dal quel periodo, si era reso responsabile di una moltitudine di reati di grande varietà come: furti con strappo, scippi e violente rapine in danno di persone anziane, ultraottantenni e novantenni, per la maggior parte donne. Reati che hanno portato nelle tasche dell’autore solo piccole somme di denaro perché gli anziani erano derubati di poche decine di Euro e di qualche effetto personale. Ciò nonostante, il dramma per la vittima è quella di trovarsi in una vicenda che resta indelebile a livello psicologico, provocando spesso un trauma specialmente quando si tratta di anziani.
I reati contestati dalla Procura, a seguito della attenta e grande attività d’indagine condotta dai militari della Stazione di Spinea, ha ricostruito e ricomposto tutti i tasselli delle “scorribande” di cui l’uomo si è reso responsabile.
Oltre che ai “normali furti” con destrezza, quello più grave è il reato di rapina, avvenuta nel 2017 a Mirano, quando l’uomo riusciva ad impossessarsi di una borsa della vittima prescelta usando come mezzo di fuga proprio l’auto di quest’ultima che per cercare di recuperare il maltolto, si aggrappava allo sportello dell’auto in fuga, al fine di mettere fine alla tragica ed inaspettata vicenda, rimediando però solo lesioni personali e il successivo accesso all’ospedale.
Sempre nello stesso periodo, l’uomo si è reso responsabile di un altro ignobile gesto nei confronti di un’anziana donna di 92 anni: al fine di derubarla della sua borsa contenente solo 20 euro, non esitava a colpirla violentemente alla testa, prima di impossessarsi della borsa e poi scappare.
I rapporti redatti dai militari, costati anche notti insonni e soprattutto monitoraggi costanti, che si sono accumulati sul tavolo del magistrato, oggi hanno visto un felice lieto fine giudiziario, con l’emissione dell’ordinanza a carico dell’uomo.
Il rintraccio dell’uomo è stato possibile grazie al costante monitoraggio dei carabinieri di Spinea. Lo straniero, dopo il rintraccio e le formalità di rito, è stato tradotto presso il carcere di Venezia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente e dovrà ora rispondere di tutte le sue ignobili gesta.
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