mercoledì 27 marzo 2019

SEA WATCH, VOGLIONO PROCESSARE SALVINI PER “SEQUESTRO DI MINORI”


Diciamolo chiaro: questi magistrati rossi hanno rotto il cazzo.


Sullo sbarco dei 47 clandestini (di cui 15 sedicenti minori tutti nati nello stesso giorno) a bordo della Sea Watch, la nave dei trafficanti umanitari della ong tedesca, battente bandiera olandese, che il 31 gennaio scorso fu autorizzata ad attraccare a Catania, dopo avere fatto irruzione in acque italiane, e ora bloccata in attesa di perdere la bandiera, sarebbe ravvisabile il reato di sequestro di persona: questo secondo la procura di Roma la cui inchiesta, aperta contro ignoti, è stata trasmessa ai colleghi di Siracusa per competenza territoriale.
La procura della capitale ha ritenuto che nei confronti dei clandestini della Sea Watch ci sia stata una limitazione della libertà personale come nel caso della Diciotti. Da qui la contestazione del sequestro di persona e la trasmissione del fascicolo alla procura di Siracusa (città dove si sarebbe consumato il reato più grave) che dovrà valutare se ci siano o no eventuali profili di competenza del tribunale dei ministri di Catania.
Ecco come i clandestini della SeaWatch: Truffano sull’età: Sono tutti nati il 1° gennaio del 2002! Ai giornalisti il procuratore Scavone ha spiegato: “Alcuni minorenni – diceva – hanno età dubbia perché non hanno documenti con sé ed è riportato solo l’anno di nascita”.

In caso, il Senato ribadirà ai magistrati rossi che i porti sono chiusi, e che i clandestini non hanno diritti. E’ ora di mettere in riga le toghe rosse.
Invece di indagare chi traffica dalla Libia, indagano chi ferma il traffico. E’ tempo di un gran repulisti.


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